Red – Incastonati nella storia di una grande famiglia aristocratica, i principi Caracciolo di Castagneto e di Melito, e della loro dinasty tra Napoli, Firenze, Roma, svettano i ritratti inediti dei due esponenti più noti e contemporanei del casato: Carlo – l’editore del settimanale «Espresso», uno degli artefici del successo del quotidiano «la Repubblica» e di un network di diffusi giornali locali – e Marella, la vedova di Gianni Agnelli, la cui bellezza è stata celebrata nel 1953 in un famoso ritratto fotografico di Richard Avedon che la definì “The Swan”, il Cigno.
Anche per la morte di Carlo Caracciolo, avvenuta il 15 dicembre del 2008, così come per quella dell’“Avvocato” Agnelli, è stato un conflitto di tipo ereditario a far emergere un gran numero di “segreti” o miserie del passato. Tutto questo, in notevole misura, come nel caso di Gianni, ha finito per offuscare molti altri aspetti, più rilevanti, della vita del principe-editore incrinandone il mito e annebbiandone l’immagine e il ricordo. Fino ad arrivare alla sua sorprendente e rapida cremazione, all’insaputa dei parenti stretti, e a una strana “lettera anonima” che poche settimane dopo ha determinato l’incenerimento di tutte le salme dei Caracciolo tumulate nella tomba di famiglia all’interno della tenuta di Garavicchio, probabilmente nella speranza di cancellare ogni traccia del loro Dna.
A cercare di spartirsi l’immenso patrimonio del Principe sono stati, da una parte, una figlia adottiva ma considerata naturale (stando alle dichiarazioni pubbliche sue e di sua madre), e quindi – secondo la legge – non adottabile dal proprio padre biologico (per questo ha sempre rifiutato la prova del codice genetico?). Dall’altra, in una posizione più discreta e signorile, due figli “veri”, la cui esistenza è stata rivelata dalla loro madre, in accordo col loro padre, dopo quasi quarant’anni di silenzio, a pochi mesi dalla morte dell’editore. Due figli talmente somiglianti al Principe da renderli ancora più “scomodi” e quindi presi a bersaglio della malcelata avversione della “sorellastra” e del clan giornalistico-editoriale-bancario che la circonda.
Prove del DNA, figli veri che non sgomitano e la figlia non adottabile che la fa da padrona come se fosse l’unica e vera “principessa”, impensabili retroscena, segreti tenuti nascosti a lungo, miserevoli bassezze di una sola parte contro l’altra: questi gli ingredienti raccontati con ritmo incalzante e continui colpi di scena. La storia si sviluppa attraverso inedite battaglie senza esclusione di colpi, col contorno di vistose manipolazioni della stampa, interessati silenzi, intrecci orditi da avvocati e “finti” amici o collaboratori, false dichiarazioni e sgangherate testimonianze rese da famosi banchieri, fiumi di denaro scomparsi tra l’Italia e il Lussemburgo, lo strano ruolo di Giuseppe Ciarrapico e l’evaporazione della holding romana “Eurosanità” di cui Carlo era socio, la vicenda delle azioni del quotidiano francese Libération di cui il principe aveva il controllo, la sparizione di molti beni prima ancora che venisse aperto il testamento nel timore che tutto venisse bloccato dai due nuovi figli veri. Senza escludere i ricatti, le minacce, le scenate, ma anche i ritratti di donne affascinanti e dal grande nome, che per anni si sono insinuate nelle contraddizioni, nei comportamenti, nelle indecisioni di un uomo bellissimo che amava molto le avventure con le signore sposate – rivaleggiando e talvolta battendo il cognato Gianni, almeno su questo terreno – ma che, non si assumeva fino in fondo le proprie responsabilità. Al punto che sta emergendo l’esistenza di almeno un’altra figlia….
Ugualmente appassionanti e ricchi di inediti i capitoli dedicati a Donna Marella Caracciolo vedova di Gianni Agnelli, col racconto di particolari della sua educazione, della sua adolescenza, dei rapporti col padre, la madre e i fratelli, fino alle vere e documentate ragioni, finora mai emerse, che hanno portato alla insanabile rottura con la figlia Margherita a causa della consistenza e della ripartizione dell’eredità, e alla diversa considerazione (non solo di tipo economico) nei confronti dei primi tre nipoti Elkann rispetto agli altri cinque De Pahlen. Il libro comprende anche documenti di carattere giudiziario riguardanti le deposizioni di Margherita Agnelli rese ai procuratori di Milano, Eugenio Fusco e Gaetano Ruta, nell’ambito di un’importante inchiesta penale su cui i giornali hanno taciuto e che ha portato a scoprire altri conti segreti all’estero dell’Avvocato. C’è anche, soprattutto, la testimonianza sotto giuramento di un ex dirigente della banca Morgan Stanley di Zurigo il quale racconta ai magistrati che cosa avvenne al vertice dell’istituto finanziario svizzero dove erano custoditi i conti segreti di Gianni Agnelli nel periodo di poco successivo alla sua morte.
“I Caracciolo” è un racconto che per gran parte delle sue pagine si dipana come un vero romanzo storico che adotta una formula inconsueta, di gradevole lettura e grande coinvolgimento, che si svolge sullo sfondo di Grandi Famiglie e di tutti i loro rami: non solo i Caracciolo e gli Agnelli (con i Brandolini d’Adda, i Teodorani Fabbri, i Rattazzi, i Fürstenberg), ma anche i Visconti di Modrone, gli Arrivabene Valenti Gonzaga, i Pasolini dall’Onda, i Falck, i principi Borghese di Leonforte, i Bollati di Saint Pierre, gli eredi di Arnoldo Mondadori, col contorno di personaggi come Pamela Churchill e Raimondo Lanza di Trabia, Gianluigi Gabetti e John Elkann, Carlo e Mario d’Urso, Eugenio Scalfari e Carlo De Benedetti, Carlo e Marina Ripa di Meana, Cesare Geronzi e Carlo Passera, Urbano Cairo e la sua prima moglie, Anna Cataldi ex-Falck. Fino ad arrivare a Jean-Pierre Tarot, il controverso medico francese che praticò l’iniezione letale all’ex presidente francese François Mitterrand, e che venne misteriosamente chiamato da Parigi negli ultimi giorni di Carlo Caracciolo probabilmente per “accompagnarlo” verso la morte.
Il libro è disponibile su Amazon o attraverso un contatto diretto con l’autore (gigimoncalvo@alice.it).
2 Comments
Gigi Moncalvo indaga sulla saga dei Caracciolo e sul Dna che non c’è - Rete Web Italia .NET
20 Settembre 2016 at 11:30[…] Gigi Moncalvo indaga sulla saga dei Caracciolo e sul Dna che non c’è […]
“I CARACCIOLO” | Gigi Moncalvo, Giornalista e scrittore
8 Novembre 2016 at 16:18[…] 12) http://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/lapo-moncalvo-agnelli/ 13) http://www.alessandriaoggi.info/sito/2016/09/20/gigi-moncalvo-indaga-sulla-saga-dei-caracciolo-e-sul… 14) http://lospiffero.com/ls_article.php?id=30152 15) […]