Alessandria (Piero Evaristo Giacobone) – Mercoledì 24 agosto l’associazione sportiva di Calcio a Cinque “Lisondria” ha richiesto al Comune di Alessandria l’utilizzo del logo della città. Il giorno dopo il presidente della commissione affari istituzionali, solitamente piuttosto lento, si attivava immediatamente nonostante il periodo estivo e convocava una commissione con l’auspicio, data l’importanza della cosa, di un parere favorevole alla concessione del logo della città di Alessandria all’associazione sportiva Lisondria.
La Commissione si è tenuta ieri, martedì 30 agosto, ma il consigliere comunale nonché presidente della commissione controllo di gestione del Comune Emanuele Locci ha contestato la scelta per il fatto che riunire una commissione costa, per cui si cerca di evitare di convocarla per un solo argomento, e si tende sempre ad accorpare più punti all’ordine del giorno. Inoltre il nuovo regolamento per la concessione dei patrocini e dello stemma comunale prevede che la richiesta sia fatta 60 giorni prima dell’effettivo inizio di utilizzo del logo mentre in questo caso è stata attivata una procedura d’urgenza assolutamente ingiustificata.
L’attento Locci ha chiesto il motivo di tanta fretta e perché il presidente dell’associazione non si fosse neppure presentato in commissione per spiegare i motivi di questa pressante esigenza. Inoltre il consigliere di Fratelli d’Italia ha espresso la propria perplessità per il fatto che la richiesta di uso del logo fosse stata fatta dal vicepresidente dell’associazione e non dal presidente.
Andando a guardare si scopre poi che il presidente dell’associazione sportiva Lisondria è Amos Perissinotto, il fratello di Claudio Perissinotto (nella foto). Proprio lui. Sì, sempre lui, l’immarcescibile, l’ineffabile, l’impareggiabile presidente di Amag Ambiente che confonde le pantegane con gli scoiattoli americani (http://www.alessandriaoggi.info/sito/2016/04/11/topi-sugli-alberi-perissinotto-crede-che-ad-alessandria-siamo-tutti-cretini/).
Ed ora è tutto chiaro perché ciò che è impossibile ai comuni mortali non lo è per Claudio Perissinotto che ha il potere di far convocare d’urgenza una commissione comunale nel mese di agosto persino per una belinata che interessa solo (?) suo fratello. Locci ha chiesto spiegazioni di tutto ciò all’assessore Claudio Falletti che, naturalmente, ha nicchiato.
“Cittadini e associazioni quando fanno delle richieste al Comune aspettano settimane, mesi e a volte addirittura anni – ci ha detto Emanuele Locci al telefono – in questo caso invece la commissione si è riunita nel giro di poche ore e questo mi fa pensare che alcuni cittadini sono più uguali degli altri come diceva Orwell. C’è un cerchio magico intorno alla Rossa – ha aggiunto il presidente Locci – cui tutto è dovuto e questo non va bene”.
Anche i consiglieri di maggioranza, evidentemente imbarazzati, sono sembrati sorpresi da questa forzatura ed hanno dovuto accogliere la richiesta di Emanuele Locci di non procedere con la votazione e rispettare i tempi regolamentari.
Tuttavia oggi, 31 agosto, arriva la sorpresa: il presidente della commissione affari istituzionali Nicola Savi, che ha riflessi da bradipo e fa passare mesi interi prima di convocarne una, insiste con una nuova chiamata proprio per procedere alla votazione e assegnare lo stemma del Comune di Alessandria all’Associazione Sportiva presieduta dal fratello di Perissinotto.
A questo punto c’è da chiedersi come si comporterà quella parte di maggioranza che in aula aveva dato ragione al presidente Locci sulla necessità di rispettare i tempi regolamentari chiedendo degli approfondimenti. Anche se è chiaro come il sole che quando c’è di mezzo Claudio Perissinotto si sprofonda nell’assurdo per cui può succedere di tutto.
Come quello che sta succedendo in questi giorni in Amag Ambiente dove il nostro impareggiabile presidente sembra essersi specializzato nell’aprire le porte dell’azienda ai soliti raccomandati, amici di questa amministrazione che spera di vincere le prossime elezioni dispensando favori.
Infatti il Maligno (ma io non ci credo) mi ha confidato che, approfittando della pausa estiva, con la scusa di tagliare l’erba cresciuta selvaggiamente sui marciapiedi (compito non di Amiu, pardon Amag Ambiente, ma del Comune che si era “dimenticato” di appaltare il servizio) il Perissinotto ha riempito l’azienda di personaggi “amici degli amici”. Ufficialmente sono stati selezionati da agenzie interinali ma sembra che l’indicazione alle agenzie su chi proporre sia arrivata dall’azienda stessa.
Inoltre il Maligno dice che agli interessanti sarebbe stata promessa entro breve una “sistemazione” definitiva in barba a tutti i regolamenti aziendali ed alla normativa sulle assunzioni che prevede selezioni “vere” con procedure ad evidenza pubblica. Staremo a vedere.
Louis Cyphre insiste e giura (ma io non ci credo) che in queste stanche giornate di fine agosto si usseguono strane processioni di signorine di bella presenza ricevute una dietro l’altra dal mitico Claudio Perissinotto (secondo Louis il “Peri” sarebbe affetto da priapismo) nel suo ufficio in modo quasi carbonaro. Nessuno sa lo scopo di questi colloqui ma di certo c’è che è già stato chiesto alla attuale assistente del presidente di prepararsi a levare le tende per fare posto ad una nuova assunta, molto più giovane di lei.
Ma il “Peri”, se proprio voleva una nuova segretaria, poteva scegliere nell’ambito di Amag Mobilità dove notoriamente ci sono esuberi di personale, e dove ci sono candidate di bell’aspetto in grado ai ricoprire quel ruolo, che neanche sono state ascoltate.
Eh sì, non c’è niente da fare, il “Peri”, la nuova segretaria preferisce prenderla fuori, a conferma del fatto che l’erba (chiamiamola così) del vicino è sempre più verde.
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