Basaluzzo (Louis Cyphre) – Non sono passati dieci giorni dall’interpellanza presentata in consiglio comunale dal capogruppo del Pdl a Palazzo Rosso Piercarlo Fabbio sulla nuova pista ciclabile di via Pavia ad Alessandria con tanto di pali dell’illuminazione “incorporati”, che, dopo aver constatato la presenza di altri “pali ciclabili” un po’ dappertutto in città, ora si deve registrare quella d’un colossale palo della luce in Località Iride a Basaluzzo, sempre nella nostra provincia, in mezzo alla strada appena asfaltata che porta agli impianti del Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell’Orba. Io, che sono il Maligno, so che ad autorizzare questo capolavoro (vedere foto sopra) è stato il presidente del consorzio Francesco Carboni, un tempo in Forza Italia, il quale, da quando non bazzica più le stanze del centrodestra, è stato prontamente cooptato dal senatore del Pd, ex sindaco di Castelletto d’Orba, ex socialdemocratico, Federico Fornaro che lo ha fatto nominare presidente. Chi cambia campo è sempre da tenere in giusta considerazione perché porta con se voti sottratti all’avversario che, per questo motivo, valgono il doppio. Così, per premio del cambio di casacca, finiscono nella stanza dei bottoni le persone sbagliate perché sono messe lì solo ed esclusivamente per meriti politici, e quel palo in mezzo alla strada è il totem che dimostra questa semplice teoria. E poi dicono che siamo nella Seconda Repubblica.
E io pago.
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