Roma (da Teleborsa) – È ancora polemica sulla procedura per i trasferimenti dei docenti, data la scarsa chiarezza fornita dal Ministero dell’Istruzione sulla procedura di mobilità. Eppure, per la ministra Stefania Giannini “non ci sono stati disguidi”. Poi, aggiunge che “ci sarà un blocco per tre anni, dopodiché si procederà triennio per triennio dando così continuità didattica”.
La scarsa trasparenza nella pubblicazione dei bollettini di trasferimento emanati da molti Ambiti Territoriali, ha indotto il sindacato della scuola Anief a inviare espressa richiesta al Dicastero di Viale Trastevere e alle amministrazioni provinciali competenti perché vengano pubblicati con solerzia tutti i dati utili ai fini del controllo del corretto espletamento della procedura di mobilità.
Si chiede anche la ripubblicazione dei movimenti della scuola primaria e la pubblicazione dei prossimi movimenti per le scuole secondarie, con la specifica, per ciascun candidato, della fase della procedura di mobilità cui ha partecipato e l’eventuale diritto alla precedenza.
“Per legge i trasferimenti del personale di ruolo devono essere previsti ogni anno”, ricorda il leader del sindacato Marcello Pacifico, sottolineando che “ci ritroviamo invece con miriadi di docenti potenziatori illusi per un anno ed ora collocati, con procedure ancora una volta top secret, anche a mille e più chilometri da dove hanno svolto l’anno di prova”.
“Negare il ricongiungimento ai propri familiari con cadenza annuale – aggiunge – come avviene per i pubblici dipendenti a tempo indeterminato, rappresenta un vero sopruso. È una prerogativa che riguarda tutti i lavoratori, persino i militari”.
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