Venezia (da Corsera) – Un cittadino turco è stato arrestato a Venezia: a un controllo è stato trovato con una mannaia e una pietra appuntita ricavata da un sampietrino nello zaino. «Mi serve per fare sacrifici animali prescritti dall’islam», avrebbe detto agli agenti. L’episodio ha ancora contorni da definire, ma la vicenda è stata seguita domenica con attenzione dal capo della Polizia, Franco Gabrielli, in stretto contatto col questore del capoluogo veneto, Angelo Sanna. Sono stati fermati anche altri cinque giovani turchi, di cui quattro a Milano, ma sono stati rilasciati subito in quanto è stato appurato trattarsi di studenti in Italia per un programma di scambio culturale. L’arrestato è K. A., 24 anni, cittadino turco in possesso di un permesso di soggiorno tedesco scaduto. La sua carta d’identità era mancante del timbro a secco sulla fotografia. Per lui sono scattate le manette per il reato di false attestazioni anche perché ha sostenuto che il 30 luglio aveva subito a Bologna il furto di tablet, smartphone, della patente di guida e del passaporto tedesco, mostrando la copia di una denuncia fatta alla questura. L’uomo ha detto di possedere la doppia cittadinanza turco-tedesca. Ma dopo l’invio della documentazione da parte della Polizia tedesca, la Digos ha scoperto le foto del vero titolare del passaporto e del visto che non corrispondevano al turco fermato. Domenica mattina intorno alle 4,30 era stato visto parlare e pregare con quattro ragazzi turchi che aspettavano alla stazione. Una guardia giurata ha chiamato il 113 facendo scattare il dispositivo antiterrorismo. Il gruppetto, però, si era già disperso all’arrivo dei poliziotti che sono comunque riusciti a rintracciarne due, uno dei quali è stato trovato con la mannaia nello zaino. La presenza dell’arma ha preoccupato gli agenti dopo l’aggressione da parte di un jihadista su un treno in Germania. Domenica pomeriggio a Milano sono stati fermati gli altri quattro turchi, poi rilasciati. In questi giorni a Venezia l’allerta è massima anche per le celebrazioni dei 500 anni del Ghetto ebraico.
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