Bagdad (da Repubblica.it) – Un attentato suicida a un check-point in un’area a maggioranza sciita nella parte nord di Bagdad, ha causato almeno 21 morti e oltre trenta feriti. Trale vittime diversi agenti di polizia. L’attentato è avvenuto in piazza Aden, nel quartiere sciita dial Kathimiya: un uomo con una cintura esplosiva si è fatto saltare in aria vicino a un centro commerciale. L’esplosione ha distrutto vari veicoli e danneggiato edifici vicini. Ad al Kathimiya si trova il mausoleo sciita dell’imam Musa al Kazemm, uno dei dodici imam di questo credo dell’Islam. Bagdad è in stato di allerta dopo il sanguinoso attentato dello scorso 3 giugno nel quartiere a maggioranza sciita di Karrada, che ha causato la morte di 292 persone. Nono ci sono state ancora rivendicazioni sulla responsabilità dell’attacco che però ha i tratti tipici dell’Is. Le forze di sicurezza e le aree pubbliche, soprattutto nei quartieri sciiti, sono tra i bersagli più frequentemente colpite dal gruppo estremista, che controlla settori chiave prevalentemente nella parte nord e nord-ovest dell’Iraq. Il sedicente Stato islamico ha però perso il controllo, che aveva da oltre due anni, su Falluja, dove è stato cacciato dalle forze irachene. Ma gli estremisti hanno continuato a compiere attentati quasi quotidiani a Bagdad e nei dintorni della capitale irachena.
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