Alessandria – In questi giorni girava la voce che l’ex ministro Renato Balduzzi, attuale membro del Csm, si sarebbe presentato per il Pd alle prossime amministrative mettendo da parte l’impresentabile Rita Rossa. Balduzzi avrebbe potuto contare sull’appoggio di Massimo Brina che proprio nell’assemblea del Pd alessandrino che si è svolta ieri sera è stato sfiduciato dalla maggioranza. Si è dibattuto sul documento “Un Partito da ricostruire, una città da guidare” sottoscritto da 28 membri dell’Assemblea cittadina che è stato redatto a seguito della lettera di dimissioni dei cinque segretari avvenuta lo scorso 2 maggio. Vi si legge della mancanza di valorizzazione dei successi (?) dell’amministrazione comunale, oltre alla scarsa azione del Pd sul territorio. Il documento che di fatto sfiduciava lo stesso segretario Brina è stato votato da 16 membri su 20. Entro dieci giorni sarà convocata una nuova assemblea per l’elezione del nuovo segretario che, secondo voci di corridoio, sarà il consigliere comunale Daniele Coloris. Le truppe cammellate di Rita Rossa composte da Erik Barone, Paolo Bianchi, Barbara Bovone, Rossella Procopio e Luisella Quarati, che si erano dimessi in contrasto con Brina hanno aperto la strada alla contestazione della segreteria ed alla conferma di Rita Rossa e dei suoi alla guida del partito. Se continua così, il quasi certo candidato del centro destra Emanuele Locci, brinda in coppa, data la scarsissima popolarità registrata nell’ultimo anno dalla attuale sindaca di Alessandria, sua diretta concorrente alle prossime amministrative.
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