Casale Monferrato (AL) Gianni Patrucco – Il capolavoro della Regione Piemonte riguardo alla politica sanitaria è quasi terminato col risultato che sono tutti sul piede di guerra. L’assessore alla sanità piemontese Antonio Saitta ha raggiunto il difficile scopo di scontentare perfino la “fedele” Giunta di sinistra casalese che protesta contro le scelte scellerate a proposito del trasferimento dei letti di degenza di Oncologia. La motivazione ufficiale fornita dalla stessa Asl, cui ovviamente nessuno crede, è l’insufficienza momentanea (per le ferie?) di personale specializzato per cui occorre intervenire con un trasferimento provvisorio per il periodo estivo degli otto posti letto di cui è dotato il reparto del Santo Spirito. In una nota del Comune di casale si legge che “la Commissione Sanità” composta da Assunta Prato, Daniele Maggi, Beppe Bargero, Ippolito Grimaldi, Mario Botta, Vittorio Brignolio e Roberto Freddi “chiede con forza la sospensione del provvedimento, ritenendola inopportuna anche solo provvisoriamente, proprio ora che deve arrivare il nuovo primario, perché i malati oncologici hanno bisogno di cure e attenzioni particolari”. Anche Afeva, l’Associazione Famigliari Vittime Amianto, ha criticato con forza il trasferimento in quanto va nella direzione opposta di quanto promesso a Torino. Anche il comitato spontaneo della minoranza casalese protesta: “Siamo già scesi in piazza – dice al cronista l’ex sindaco Giorgio Demezzi di Forza Italia – e lo rifaremo per difendere il nostro ospedale. I problemi per Casale non si finiscono qui perché sul tavolo c’è una richiesta prioritaria per la Neonatologia che si dovrebbe attivare al Santo Spirito in accordo col reparto e la rianimazione neonatale di Alessandria. Per Ostetricia e Ginecologia si chiede di attuare immediatamente il parto indolore, dotando il reparto di personale adeguato. Si chiede inoltre il mantenimento di Urologia.
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