Alessandria (Max Corradi) – Hanno sfilato contro la discarica di Sezzadio ma quasi nessuno si è permesso di ricordare che l’autorizzazione l’ha data l’attuale presidente della provincia di Alessandria Rita Rossa, che è anche sindaca di Alessandria, ed è una che conta tanto nel Pd. E chi l’ha fatto è stato messo da parte dagli organizzatori (quelli della macchina da guerra del Pd, un po’ sgangherata ma ancora funzionante) che gestiscono la protesta – nel senso che tengono a bada gli oppositori illudendoli di essere dei loro – per conto del potere economico che così ha mano libera. Infatti al corteo-farsa di ieri, il Pd, a parte il sindaco di Acqui, era in prima fila coi suoi sindaci. Parole ne sono state dette tante ma nessuno ha messo il dito nella piaga dicendo che è tutta una finta in quanto i giochi sono già stati fatti, la discarica c’è, e le proteste sono solo un’occasione per fare del cinema gratuito e totalmente innocuo. Naturalmente i soliti pennivendoli sono allineati e coperti, e nessun cronista, a parte noi come al solito (e per questo rischiamo sempre di più, ma fa li stess) osa smascherare la grande fregatura in quanto il Tar ha detto Ok e i cittadini possono protestare fin che vogliono ma non cambierà niente. E più protestano, con bambini, fischietti, nasi da pagliaccio e palloncini colorati, più aumenta la probabilità che anche il Terzo Valico si farà. Siamo alle solite, col Pd che gestisce il potere da una parte (Terzo Valico, discarica Riccoboni, discariche di Spinetta ecc.) e dall’altra organizza finte manifestazioni per dare l’illusione di essere dalla parte della gente giustamente preoccupata, così la tiene buona mentre i padroni fanno quello che vogliono. Sono tutti d’accordo. Se la cantano e se la suonano. Come anche i sindacati confederali che fanno finta di difendere i lavoratori ma poi firmano accordi capestro come per Atm Alessandria condannata a morte certa proprio da loro. Ieri sul palco gli unici che hanno detto la verità sono stati i No Tav e gli anarchici con Claudio Sanita e Urbano Taquias che hanno invitato in modo non troppo elegante Rita Rossa a togliere il disturbo. Proprio la presidente Rossa che l’anno scorso ha smentito la stessa Provincia di Alessandria (presidente Filippi) contraria, solo un anno prima, a quella discarica destinata a ricevere anche grosse quantità di metalli pesanti definiti genericamente “Rifiuti speciali non pericolosi” ma che si pensa possano contaminare la falda acquifera sottostante. Ha un’estensione enorme sufficiente a stoccare ben 1,7 milioni di metri cubi di inerti in gran parte costituiti da smarino di risulta del Terzo Valico. Si calcola che la discarica di Cascina Borio sarà raggiunta da 80 camion al giorno per dieci anni.
Per chi ha la memoria corta – e sono tanti – ricordo che la Provincia di Alessandria con presidente Paolo Filippi aveva espresso un parere negativo in merito alla compatibilità ambientale della discarica con delibera di Giunta del 26 febbraio 2014, presenti lo stesso presidente Filippi e gli assessori Gian Franco Comaschi (Vicepresidente), Raffaele Breglia, Carlo Massa, Cesare Mitraglia, Graziano Moro, Lino Rava, bocciando di fatto il progetto.
Riccoboni ricorreva al Tar chiedendo subito una sospensiva e poi il riesame dell’intera vicenda per annullare la delibera della Provincia.
Nel 2015 l’attuale presidente Rossa smentiva il suo predecessore Paolo Filippi e, con una lettera indirizzata al Tar, tentava di influenzarne la sentenza scrivendo: “Auspico che la serietà della vostra iniziativa potrà già in quella sede trovare la corretta risposta in termini di giustizia, utile al superamento delle difficoltà operative finora riscontrate”, dove per “superamento delle difficoltà operative finora riscontrate” s’intende il “superamento delle difficoltà che hanno impedito la realizzazione della discarica”.
Ecco la verità. Sono tutti d’accordo a nostro danno.
Anche per questo la manifestazione di ieri per le vie di Alessandria è stato uno sfogo organizzato dal Pd per conto del potere economico affinché la gente scaricasse la rabbia accumulata e poi non rompesse più gli zebedei.
Anche per questo le cose non cambieranno.
Parola di Pd e di certi sindacati (confederali), con annessi e connessi.
E io pago.
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