Alessandria (Max Corradi) – Il conflitto di interessi è deflagrato in Alessandria da quando il serafico Claudio Perissinotto (nella foto) è diventato presidente di Amag Ambiente. Il presidente della commissione controllo del Comune di Alessandria, Emanuele Locci, che ha indagato sulla vicenda, ci ha confermato che Perissinotto è in permanente e gravissimo conflitto di interessi. L’ispezione di Locci (Fd’I) era culminata il 13 aprile con la presentazione in consiglio comunale, insieme al collega Sciaudone (Ncd), di un’interrogazione urgente al Sindaco per fare chiarezza sulla posizione del presidente della controllata di Amag che ricopre imperterrito ruoli di nomina politica e professionali per gli stessi ambiti.
“Nel 2014 Perissinotto diventava prima membro del CDA di Amag e poi Presidente di Amag Ambiente – ci ha spiegato Locci – e nello stesso anno la cooperativa La Ruota, la cui attività prevalente dal 2000 al 2014 era quella di facchinaggio e della quale proprio Perissinotto era amministratore unico, iniziava ad occuparsi di gestione dei rifiuti, servizi di disinfestazione, cura e manutenzione del paesaggio, inclusi parchi, giardini e aiuole, raccolta di rifiuti solidi non pericolosi e trasporto di merci su strada. Insomma di tutte quelle mansioni per cui, a partire proprio dal 2014, iniziava a ricevere incarichi dal Comune di Alessandria, da AMAG e da Amag Ambiente”.
Inutile dire che si sente puzza di bruciato lontano un chilometro, e la cosa da molto fastidio in quanto ci sono di mezzo i soldi degli alessandrini per centinaia di migliaia di euro.
“Abbiamo trovato alcune determine di incarichi affidati dal Comune a La Ruota – ha continuato il presidente Locci – negli anni 2014 e 2015 per un ammontare di circa 300.000 euro, ma è un dato ancora parziale. A questi ci sono da aggiungere anche gli affidamenti provenienti da Amag e da Amag Ambiente di cui non conosciamo l’entità. Inoltre alcuni servizi di Amag Ambiente, come il soffiamento delle foglie e la raccolta di rifiuti fuori cassonetto, sembra siano stati assegnati al Consorzio Consolidale ma i lavori erano svolti sempre dalla cooperativa sociale La Ruota di cui Perissinotto era Amministratore Unico. C’è un conflitto di interessi evidente e troppe cose inducono a pensar male, per questo abbiamo chiesto con un’interrogazione il dettaglio di tutti gli incarichi affidati nel 2014 e nel 2015 a La Ruota”.
Ma era proprio necessario affidare il lavoro di spazzamento e pulizia alla cooperativa di cui Perissinotto era prima amministratore unico ed oggi socio?
“Spesso le aziende del Comune – ha detto ancora Emanuele Locci – hanno le professionalità per svolgere lavori che sono invece affidati all’esterno e questo non mi sembra normale. Inoltre lasciano perplessi le modalità con cui sono assegnati certi incarichi come gli affidamenti per lo sfalcio dell’erba. Bisogna fare chiarezza ed evitare che le cose siano affidate sempre agli amici degli amici”.
La sindaca, palesemente in estremo imbarazzo, non ha dato nessuna risposta a proposito del macroscopico conflitto di interessi di Perissinotto, mentre la cooperativa La Ruota, che dal febbraio 2016 è guidata da Davide Truffa, ha continuato a lavorare per il Comune e per le aziende partecipate.
Finito dunque il conflitto di interessi, almeno formalmente? “Neanche per idea – ci ha risposto secco il presidente della commissione controllo – in quanto ho appreso con stupore che il proprietario dei domini web utilizzati da Amag Ambiente e dalla nascente Amag Mobilità è proprio il Davide Truffa, cioè il nuovo presidente della cooperativa La Ruota che ha sostituito Perissinotto, Presidente di Amag Ambiente. Com’è possibile che sia stato proprio il socio di Perissinotto nel 2014 ad acquistare il dominio di Amag Ambiente con tanta tempestività”?
La domanda che si pone Locci attende risposta anche se la risposta di Perissinotto che, evidentemente crede che ad Alessandria siamo un branco di idioti, potrebbe essere la stessa di quando, quest’inverno, sono stati visti molti topi sugli alberi dei giardini della stazione che Perissinotto ha dichiarato essere degli scoiattoli americani.
E ci chiediamo insieme a Locci come sia possibile che Truffa abbia acquistato anche il dominio di Amag Mobilità prima ancora che la società fosse costituita.
“Il conflitto di interessi tra Perissinotto, la sua cooperativa e l’amministrazione con le sue partecipate – ha concluso Emanuele Locci visibilmente contrariato – si arricchisce di un nuovo elemento ma, ahinoi, temo che non sia l’ultimo. Spero solo che la sindaca Rita Rossa dia a me e ai cittadini al più presto delle risposte”.
Sì, perché io pago.
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