Alessandria – Forse aveva alzato troppo il gomito alla festa degli Alpini di Asti Matteo Vercesi, il giovane di 23 anni di Santa Maria de la Versa (PV) che domenica mattina alle otto, sull’autostrada A 21, all’altezza di Pontecurone, ha tamponato violentemente la Citroen condotta da una donna di 82 anni con a bordo la sorella Piera Barilli, 84 anni, residente a Cossato in provincia di Biella, che è morta sul colpo. Feriti gli altri occupanti delle due auto. Vercesi è risultato positivo all’alcoltest ed è stato tratto in arresto dalla Polstrada di Alessandria in applicazione delle nuove norme sull’omicidio stradale varate a marzo. Martedì la svolta nelle indagini perché il giovane ha dichiarato agli inquirenti che stava tornando da Asti dove aveva passato la notte precedente a bere con alcuni amici alpini che hanno partecipato all’adunata di sabato. Un breve pisolino e poi in auto lungo l’autostrada per il ritorno. Poi, improvviso, il tremendo tamponamento contro un’auto che precedeva, le ferite, la morte di una donna anziana. Matteo era intontito dalla libagione appena trascorsa ed il colpo di sonno mentre era al volante che è culminato in tragedia. Per lui è scattato l’arresto, il primo in provincia, e tra i primi in Italia, dopo l’entrata in vigore, il 25 marzo scorso, della nuova legge su lesioni e omicidi stradali. Ieri, dopo essere stato condannato ai domiciliari, Matteo ha ottenuto dal gip Stefano Moltrasio di poter recarsi al lavoro di giorno accompagnato dal padre che è dipendente della stessa ditta in cui fa l’operaio.
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