SERIE D
Quattro gol negli ultimi 20 minuti di domenica scorsa e 4 nei primi trenta dell’altro ieri col Chieri, otto gol dopo i quali c’e stata una buona reazione. Beh la corsa del Castellazzo al terz’ultimo posto però è ancora aperta e domenica ad Acqui ci sarà da divertirsi.
la Novese, da tutti e da tempo descritta come retrocessa e derelitta, ha perso 22 delle ultime 24 partite pareggiando le altre due, e ciononostante il Castellazzo, che a sentire le interviste, se sei un po’ distratto, sembra in corsa per la Champions, ha solo due punti in più.
Cioè, una squadra che ha due punti in più di una che ha perso 22 delle ultime 24 partite ha ancora un obiettivo?
Ma che campionato è questo?
Eppure nemmeno nel peggior campionato di Serie D di sempre nessuna alessandrina, tolta forse la Novese gestione Lepore (nella foto), ha mai potuto pensare per un attimo di farla franca.
Questo è il momento più buio della nostra provincia, frutto di programmazioni e personaggi sbagliati, frutto di presunzioni e deliri di onnipotenza.
Almeno a Castellazzo dal punto di vista serietà societaria nulla da eccepire, è sicuramente da sempre un’isola felice nel panorama alessandrino, a differenza di Novi e soprattutto di Acqui dove una girandola di incompetenti si è alternata nel tempo… e i risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti.
ECCELLENZA
Vincono come previsto senza faticare sia Valenzana che Casale, e quindi tutto è rimandato all’ultima gara dove però entrambe affrontano avversarie che non hanno più nulla da dire e da chiedere alla classifica.
Solo chi chiacchiera pensa che le partite si aggiustino extra campo, invece ciò avviene molto meno di quello che si possa pensare.
È ovvio però che chi non ha più obiettivi è mentalmente più fragile, si fa giocare chi ha trovato meno spazio in campionato, si mette il giovane in più, ed ecco che così facendo si agevola involontariamente l’avversaria che invece corre per traguardi importanti.
Di conseguenza prevedo che anche domenica prossima sia la Valenzana a Tortona, che il Casale ad Alba, dovrebbero vincere col Casale laureato campione.
Attenzione però che nel calcio esistono anche storie come Perugia, Verona e Lecce, solo per citare le più importanti.
In zona playout stessa situazione tra Sandomenico e Cavour, impegnate contro avversarie fuori da tutto. Ed in caso di vittoria a fare festa sarebbe il Cavour, mandando agli spareggi inaspettatamente il Sandomenico che era partito con ben altre ambizioni.
PROMOZIONE
Vince come da noi previsto – e corona il suo inseguimento – la Bonbon, in una partita al di sotto delle attese soprattutto per quanto concerne il Colline Alfieri.
Infatti dopo una prima mezzora dominata dagli Astigiani, al primo assalto passa la nuova capolista su rigore ingenuamente provocato da Demaria.
Da quel momento il Colline sparisce dal campo e dopo una decina di minuti del secondo tempo un grande goal di Motta chiude definitivamente la contesa lasciando il terzo gol buono solo per le statistiche.
L’arrivo di Vincenzo Monti Bariani è stato di un’importanza vitale per la squadra, sotto la sua gestione infatti sono arrivate le otto vittorie consecutive, quindi chi pensava che la forza della Bonbon fosse il mercato di riparazione fatto da Nobili e contestato dallo Sponsor si sbagliava.
E domenica si va a casa di Genzano e Moreo, per allungare nuovamente. Ah, a proposito: Genzano e Moreo del Vanchiglia non sono dirigenti, ma sono le punte, due delle più forti del girone, anche se credo che alla Bonbon nessuno lo sappia.
Uno dei motivi per cui prevedo che domenica la neocapolista allunghi ancora, è anche dato dal fatto che il Lucento va a far visita al Sangiuliano e per me non troverà terreno fertile.
I ragazzi di Pippo Sterpi sono reduci da un ottimo pareggio in casa di un Atletico Torino sempre più calante e sembrano aver ritrovato coraggio grazie anche ad un 3-5-2 che sicuramente ha dato più solidità alla squadra.
Il miracolo è possibile, bisogna fare però almeno 7 punti nelle ultime tre partite. Forza e coraggio.
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