Vercelli – Nell’inchiesta su Sandalo spunta un terzo indagato. Si tratta dell’ex capo dell’ufficio Economato del Comune Enrico Drutto 64 anni, in pensione dall’estate scorsa che, secondo gli inquirenti, sarebbe l’elemento di collegamento con gli uffici amministrativi comunali. I pubblici ministeri Francesco Alvino e Davide Pretti hanno chiesto il giudizio immediato per l’ex presidente del Consiglio comunale di Casale, Davide Sandalo (nella foto), 57 anni, noto esponente politico Pd molto vicino a Ezio Guerci e Rita Rossa, imputato di concussione per induzione, in concorso con Ubaldo Omodeo Zorini, tortonese ma da tempo residente a Casale, 68 anni, e con lo stesso Drutto. Il gip ha fissato il processo al 21 aprile ma potrebbe saltare se gli imputati dovessero avanzare richiesta di rito abbreviato che, in caso di condanna, dà diritto allo sconto automatico di un terzo della pena. Zorini e Sandalo si trovano agli arresti domiciliari dal novembre scorso, dopo che Zorini era stato arrestato in flagranza il 26 novembre a Fubine mentre incassava una mazzetta da 5.000 euro con banconote preventivamente fotocopiate e segnate. Pedinato dagli uomini delle Fiamme Gialle si era recato al circolo del golf dove aveva preso appuntamento con un esponente della cooperativa biellese Eurotrend che aveva partecipato e vinto la gara d’appalto indetta dal Comune di Casale per l’assegnazione dei servizi di pre e post scuola ad alunni dalle materne alle medie, di assistenza ai ragazzini durante la mensa e di sostegno ai bambini disabili. Il presidente di Eurotrend, Francesco Montoro, cui erano state prospettate garanzie di definitiva aggiudicazione di quell’appalto scolastico ma anche di altre gare di importi cospicui, denunciò tutto alla Guardia di Finanza che organizzò l’incontro-trappola. Zorini si presentò con i soldi e fu arrestato ma fece il nome di Sandalo. Così le Fiamme Gialle perquisirono la casa del presidente del consiglio comunale (dimissionario il giorno dopo) oltre che il suo ufficio in municipio e portarono via documenti, soldi (10.000 euro di cui Sandalo avrebbe anche fornito spiegazioni sulla provenienza), computer, telefonini.
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