Alessandria (Piero Evaristo Giacobone) – Ne facessero una giusta. Ora ad Alessandria, per la gara di affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale nell’ambito territoriale Alessandria 2, per il fatto che il comune di Alessandria, che è il gestore d’ambito insieme ad altri dieci comuni, non è stato in grado di fornire i dati richiesti (bilanci, certificazioni, delibere e quant’altro), col suo ritardo ha fatto sì che fosse sospesa e ritirata la gara. Il fatto è gravissimo (naturalmente questo lo scriviamo solo noi perché altri si dedicano ad argomenti come le sfilate, le feste di paese, i discorsi della sindaca, ed altre amenità del genere) perché con ogni probabilità, se non ci sarà un emendamento al decreto Milleproroghe (ma stavolta la coppia Borioli e Fornaro sembra fuori gioco perché a Roma si sono rotti le scatole di votare altri emendamenti per Alessandria), la gara la farà la Regione Piemonte e… puff, come d’incanto, da Torino, oltre che i trasporti, la spazzatura e l’acqua, per noi gestiranno anche la concessione del gas.
Ma a Palazzo Rosso lo fanno apposta per accordi di sottobanco?
Non credo siano così scafati. No, penso che siano proprio scemi oltre che ignoranti.
D’altronde il ritardo del gestore d’ambito (Alessandria & C.) aveva determinato già un rinvio rispetto alla scadenza dell’11 luglio 2015 per la pubblicazione del bando di gara. Ciò aveva anche impedito all’Autorità per l’Energia di effettuare la verifica della documentazione del Valore Industriale Residuo di tutti i comuni dell’ambito territoriale (ATEM).
Un disastro che non è sfuggito a Eni, Italgas e Snam che avrebbero partecipato volentieri alla gara, ma sono stati costretti a fare ricorso e vincerlo, per cui non se ne fa niente e se ne riparla non si sa quando.
Tutto ciò si evince dalla determina n. 253 dell’11 febbraio scorso della Direzione Ambiente, Trasporti e Sanità del Comune di Alessandria che riportiamo sotto a disposizione dei lettori.
E io pago.
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