Asti – Mancano i soldi per le Forze dell’Ordine, lo sanno tutti, ma siamo in Italia dove la fantasia e l’inventiva sono di casa, ed ecco che al posto dei sontuosi Pastori Tedeschi o Lupi Italiani, la Polizia di Stato addestra randagi raccolti nei canili. Per loro la prassi si inverte perché i poliziotti che di solito arrestano i delinquenti che finiscono dietro le sbarre, con loro aprono i cancelli del canile per liberarli. L’autore del progetto è Angelo De Feo, istruttore responsabile del Centro Addestramento di Asti. Non è la prima volta che organizza un corso per cani randagi e, grazie agli incoraggianti risultati ottenuti con altre esperienze, quest’anno è stato più che raddoppiato il numero degli allievi a quattro zampe che sono passati da 6 a 14. Gli istruttori ne hanno esaminati circa 2000, e sono stati scelti pitbull, dobermann, cani corsi, rottweiler ma anche bastardini dall’olfatto sopraffino per “sniffare”, si fa per dire, e scovare la droga nascosta un po’ dappertutto da parte dei visitatori e delle visitatrici delle carceri. Dei partecipanti al corso di addestramento che si è concluso in questi giorni, il più bravo è risultato essere Ciuccio (quello al centro nella foto), un pitbull bianco e marrone che insieme ad un dobermann e un bulldog americano sono stati affidati alla Casa di Reclusione di Asti. I cani poliziotto antidroga “senza pedigree” sono stati assegnati anche alle unità cinofile della Polizia per i controlli in strada, sui treni, nelle scuole e nelle discoteche.
Che dire? Grazie Fido e… qua la zampa!
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.