dal Mocca di Alessandria (Alessandria 1 – Lumezzane 1) – Abbiamo aspettato oltre venti turni di campionato per vederci una partita “bagnata”, giocata cioè su un terreno allentato dalla pioggia. Fino a qualche anno addietro, da novembre a febbraio, si giocava sempre su terreni di gioco o zuppi o gelati e anche l’individuazione delle caratteristiche dei giocatori da ingaggiare tenevano conto di questo aspetto. A meno di una primavera particolarmente piovosa quindi chi ha optato per organici dotati di giocatori svelti e leggeri ha avuto fin qui ragione. Bisogna sottolineare che Magalini, invece, nei 24 calciatori in organico a disposizione di Gregucci, ha preferito pensare ad ogni evenienza possibile e questa Alessandria è ben attrezzata dal punto di vista fisico e strutturale per affrontare al meglio match su qualunque tipologia di fondo del terreno di gioco e condizioni atmosferiche. L’andata era stato il suggello alla defenestrazione di Scienza, una sconfitta senza attenuanti (2-0) e, se i migliori in campo dei Grigi a Lumezzane erano stati Nordi e Sabato, i peggiori quella domenica furono Bocalon e Iunco. Mi viene in mente pure che la settimana che ha preceduto quella partita era stata decisamente negativa, con la squadra che viveva momenti e situazioni problematiche ma i giornalisti, che allora erano i fieri paladini del mister poi esonerato, hanno scritto mentendo, presentando invece una partita ben preparata. E se il povero Beppe fin lì aveva goduto dell’appoggio incondizionato dei “soliti noti” sono bastate le facce dei dirigenti mandrogni nel dopo partita di Lumezzane a far sì che gli stessi giornalisti, nell’arco di un’ora mezza, smentissero tutto quello che di positivo avevano sostenuto nei quattro mesi precedenti su Scienza. Una delle pagine peggiori della storia di questa stagione, almeno fin qui. Ma passiamo ad oggi. Il terreno del Mocca comunque si presenta perfetto alla vista, ha quindi tenuto bene nonostante la pioggerellina mattutina e si parte con il 4-3-3 di Gregu (Fishnaller punta esterna a destra e Iocolano a sinistra) opposto ad un 4-3-1-2 disposto da Nicolato, allenatore pure lui subentrato a sua volta a quel vecchio trombone di D’Astoli. Il lavoro del Lumezzane in tema di campagna acquisti invernale è stato imponente ma, se la società era intenzionata a fare una rivoluzione dell’organico radicale, alcune operazioni che sembravano già concluse si sono invece bloccate in extremis limitando così la furia rivoluzionaria dei dirigenti seriani.
La partita. Dopo il primo classico quarto d’ora di studio i Grigi prendono in mano il comando delle operazioni e creano una serie di situazioni pericolose senza però riuscire a “strappare” la partita. Piano piano il Lume si riprende e quando sembra aver ristabilito un equilibrio ragionevole davanti al quotato avversario si fa praticamente gol da solo (40’ pt). Nell’occasione infatti a Fishnaller viene concesso di crossare di punta una palla stracciata e Furlan in tutta tranquillità non trova di meglio che smanacciarla da terra resuscitandola; arriva Iocolano e l’appoggia in rete di sinistro da una decina di metri. Dopo il riposo nulla cambia, se non turnazioni di routine e, benché nella ripresa l’Alessandria non dimostri di essere in forma travolgente, nulla lasciava intendere un epilogo certamente problematico, più forse per le conseguenze indirette di un simile pareggino che non per l’angoscia che regala una brutta prestazione. Infatti al 30’ st Mantovani, su tocco corto di un compagno, da posizione defilata, a sinistra, a otto metri dalla linea dell’area di rigore mandrogna si inventa un cross la cui palombella termina nel sette opposto di Vannucchi: quel quasi-corner è diventato incubo vero. Il resto del match non conta più, visto che le due squadre avevano già dato il meglio in precedenza e neppure Iocolano spostato mezza punta trova una giocata. Au revoir.
Alessandria: Vannucchi, Celjak, Sabato, Mezavilla (C, dal 78’ Vitofrancesco), Sirri, Sosa (VC), Iocolano, Nicco, Bocalon (dal 57’ Marconi), Branca, Fischnaller (dal 74’ Boniperti). A disposizione: Varesio, Guerriera, Morero, Terigi, Sperotto, Loviso, Vitofrancesco, Boniperti, Marconi. All. Angelo A. Gregucci.
Lumezzane: Furlan, Rapisarda,Russu, Genevier (VC), Baldan, Belotti (C), Calamai, Mantovani (dal 93’ Tagliavacche), Sarao (dal 91? Valotti), Cruz, Varas (dall’87’ Nossa). A disposizione: Pasoti, Pippa, Sicurella, Nossa, Monticone, Tagliavacche, Sarr, Valotti. All. Paolo Nicolato.
Gol: 41’ Iocolano (A), 76’ Mantovani (L)
Arbitro: Andrea Morreale di Roma
Guardalinee: Stefano Pizzagalli, Francesco Biava di Vercelli
Ammoniti: 20’ Varas (L), 34’ Sirri (A), 60’ Fischnaller (A), 63’ Rapisarda (L), 67’ Cruz (L), 75’ Celjak (A).
Espulsi: 91’ Celjak (A)
Corner: 3-1
Recuperi: 0+4
LE PAGELLE
Vannucchi 6 – Poco impegnato se la sfanga con sicurezza, sul gol beccato non saprei proprio, ma chi era nella Nord ha avuto la visione perfetta dell’episodio.
Celijak 5,5 – Comincia bene e si spegne progressivamente fino al secondo giallo nel recupero.
Sabato 6,5 – Comincia in affanno poi spinge come un matto e difende con buone scelte di tempo
Sosa 6 – Si riscatta rispetto agli errori della precedente prestazione
Sirri 6 – Il solito Jimbo, e stavolta non combina minchiate
Fishnaller 6 – Lavora tanto sulla fascia destra ma sbaglia pure molto
Boniperti (dal 27’ st) sv
Nicco 6,5 – La mezzala di sostanza, bravo in tutte le situazioni di gioco.
Branca 5,5 – Ubiquo ma un po’ meno preciso del solito.
Mezavilla 6 – Per 80’ da equilibrio all’impianto di gioco.
Vitofrancesco (dal 33’ st) sv
Iocolano 7 – Prima esterno sinistro d’attacco poi mezza punta, approfitta da grande del regalo del portiere avversario, volitivo anche in copertura
Bocalon 5,5 – Buona la prestazione, stavolta dimentica di farsi cobra sotto rete
Marconi (dal 15’ st) sv.
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