Tortona (AL) Andrea Guenna – Per saperne di più sulle vicende inerenti Farmacom e Fladel ho telefonato al sindaco Gianluca Bardone: “Vede Guenna – mi ha detto subito – io rispondo sempre anche ai numeri che non conosco”. Devo dire che di Bardone abbiamo sempre avuto una buona opinione e sappiano che è una persona perbene. Non si agita più di tanto proprio perché la mina vagante degli avvisi di conclusione delle indagini partiti dalla Procura della Repubblica di Alessandria e inerenti le note vicende della precedente Giunta di centrodestra, non fa dormire sonni tranquilli ai destinatari e potrebbe colpire a sorpresa. Insomma, bisogna stare abbottonati. Le famigerate buste verdi sarebbero arrivate all’ex sindaco azzurro Massimo Berutti (2009 – 2014), attualmente consigliere regionale di Forza Italia, ed ai componenti della sua Giunta: Daniele Calore, Adelio Ferrari, Mario Galvani, Giorgio Musiari, Stefano Orsi, di Forza Italia, Carlo Galuppo ed Emanuela Patta della Lega Nord. Tutte le buste sono state recapitate a domicilio meno le due destinate a Berutti arrivate all’ufficio protocollo del Comune di Tortona.
In città non si parla d’altro, ma dalle stanze di Palazzo Passalacqua è uscita la consegna tassativa di tenere la bocca cucita. “So che sono arrivate due buste destinate ad un ex amministratore comunale – mi ha confermato Bardone al telefono – ma non ne conosciamo ovviamente il contenuto e le abbiamo respinte in quanto il destinatario non opera più in Comune”. È chiaro che si tratta dell’ex sindaco Massimo Berutti anche se l’attuale primo cittadino, correttamente, non dice molto di più, se non la solita frase di rito: “Aspettiamo eventuali sviluppi e se sarà necessario prenderemo provvedimenti”. Espressione sibillina che potrebbe anche essere intesa così: se ci sarà un processo potremmo decidere di costituirci parte civile.
E si sfonda una porta aperta in quanto la costituzione del Comune di Tortona come parte civile sarebbe un atto dovuto poiché, in entrambi i casi (Farmacom e Fladel), ci sarebbe danno erariale, mentre di “Abuso d’ufficio” dovrebbe rispondere Berutti e la sua Giunta di centrodestra.
Ma c’è dell’altro perché gli assessori ed i consiglieri comunali dell’allora maggioranza potrebbero dover rispondere anche del reato di associazione per delinquere proprio perché le delibere incriminate (Farmacom e Fladel) sono state votate da più di tre persone. Sempre le stesse.
A questo proposito l’articolo 416 del codice penale è molto chiaro: “Quando tre o più persone si associano allo scopo di commettere più delitti, coloro che promuovono o costituiscono od organizzano l’associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da tre a sette anni. Per il solo fatto di partecipare all’associazione, la pena è della reclusione da uno a cinque anni”.
Ricordo solo che per quanto riguarda Fladel, Adelio Ferrari, attuale presidente di Confartigianato di Alessandria nonché vicepresidente della Camera di Commercio di Alessandria, al tempo dei fatti assessore al Comune di Tortona, nel 2010 ottenne dalla Giunta e dal Consiglio la cessione d’un terreno del Comune proprio a Fladel, società di sua proprietà, in palese conflitto d’interessi in quanto l’acquirente era anche assessore del Comune di Tortona che era il venditore. Per quanto riguarda Farmacom invece, società dichiarata illegittima e poi liquidata, Sandro Tortarolo, divenutone amministratore unico, accendeva un mutuo ventennale con la Cassa di Risparmio di Alessandria – Banca di Legnano per quattro milioni di euro che sono finiti nel bilancio del Comune di Tortona per evitare lo sforamento del Patto di Stabilità.
Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza che dal 2010 ad oggi ha acquisito i documenti che sono serviti alla Pm Silvia Saracino per procedere nell’istruttoria in merito agli atti inerenti entrambe le operazioni perfezionate sempre nello studio del notaio Vincenzo Esposito di Tortona.
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