Casale Monferrato – Le imbarazzanti vicende che hanno colpito a fine 2015 l’amministrazione comunale, già frastornata da diversi insuccessi e dai tanti litigi interni, sembrano aver creato una situazione di stallo su argomenti importanti per la città e il territorio, per i quali si attende risposta. Le discariche sembrano bloccate: per quella dei rifiuti si è in attesa, ormai da tempo, di conoscere l’esito delle trattative per l’acquisto dei terreni che, dopo le travagliate vicende sulla loro valutazione, passando da una stima di 8 a 8,5 euro al metro quadrato indicata dall’Agenzia delle Entrate, prevede ora una forbice stabilita in modo inopinato dal Comune, senza aver consultato gli altri soci, tra 5,42 e 6,47 euro al mq. Addirittura la scorsa settimana è stato presentato alla COSMO un nuovo studio da parte della proprietà dei terreni, che determina un prezzo di 8,5 euro al mq. Che fine ha fatto lo studio e la realizzazione del progetto della tariffa puntuale? Come sarà applicato il nuovo sistema e con quale strumento di rilevazione? Per la discarica amianto, dopo i sondaggi conclusi già da parecchio tempo, sui terreni indicati dal team di esperti per l’individuazione del nuovo sito e di cui non si conoscono i risultati, si è ora passati ad effettuarne altri nel Comune di Mirabello. La bonifica, nonostante i tanti proclami, procede con il solito ritmo, ma qualora dovesse subire un’accelerazione, il Comune di Casale sarà pronto ad accogliere conferimenti massicci con una nuova discarica? Le lotte interne alla maggioranza su questo tema si sono ormai consumate col sacrificio d’un Assessore, ma ora bisogna decidere qualcosa. In tema di gas poi, sono stati presentati giovedì scorso i nuovi indirizzi per la scelta del partner con cui partecipare alla gara. Dopo tre mesi dalla presentazione degli indirizzi da parte del Presidente dell’AMC, il documento prodotto è ancora più vago del precedente, che già aveva portato ad un rinvio dell’assemblea dei soci per la sua discussione. La novità è che non è più considerata vincolante nella scelta una società a totale o prevalente capitale pubblico operante nel settore e l’ottenimento del 51% della nuova società da parte dell’AMC. C’è infine da chiedersi se la società A.R.I.A.M. S.p.A, di cui la COSMO è socio di maggioranza, ormai priva di Presidente e di Consiglio di Amministrazione, sarà messa in liquidazione come deliberato in consiglio comunale, data l’impossibilità di raggiungere l’obiettivo strategico di insediare a Mirabello un nuovo impianto per il conferimento di rifiuti speciali non pericolosi.
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