Alessandria (a.g.) – Per “il Sole 24 Ore” Alessandria è una “città difficile” come Crotone, per cui non è colpa della gestione disastrosa del Comune se la sindaca Rita Rossa è l’ultimo sindaco d’Italia, ma degli alessandrini che non la capiscono. Infatti per Gianni Trovati, che ha scritto il pezzo per il foglio di Confindustria sulla classifica dei sindaci d’Italia in base al consueto sondaggio di Ipr Marketing, “in fondo alla classifica si incontrano ancora una volta due sindaci alla guida di città difficili come Crotone e Alessandria”. Evidentemente il collega Trovati non si sente di dare la croce addosso a Rita Rossa che in quasi quattro anni di amministrazione catastrofica ha distrutto la città la cui situazione è sotto gli occhi di tutti. Anche sotto quelli degli alessandrini che non sono difficili, caro il nostro cronista de Il Sole, ma sono giustamente preoccupati e non vedono l’ora che a Palazzo Rosso vada un altro sindaco, probabilmente di destra, probabilmente un uomo. Dalla classifica pubblicata stamane la destra stravince piazzando ai primi due posti altrettanti sindaci di destra: quello di Lecce Paolo Perrone (era ottavo) che si aggiudica la nuova edizione del Governance Poll e quello di Venezia Luigi Brugnaro, mentre il saputello postcomunista sindaco di Pesaro Matteo Ricci (era diciasettesimo) nonostante il suo presenzialismo in televisione e che sia anche vicepresidente del Partito Democratico nonché vicepresidente dell’Anci con delega alle riforme, non è riuscito a balzare in testa e deve cedere il passo arrivando solo terzo. I sindaci di sinistra perdono consenso e anche Dario Nardella, successore di Matteo Renzi a Firenze, che aveva vinto la graduatoria del 2014, ora scivola al sesto posto. L’unico sindaco “rosso” tra i primi dieci che sale è Piero Fassino sindaco di Torino, che in percentuale ha guadagnato tre punti e passa dal settimo al quarto posto. Per quanto riguarda gli altri compagni, abbiamo il sindaco di Bari Antonio Decaro che passa dal secondo al sedicesimo posto, quello di Bergamo Giorgio Gori che scende dal terzo al sedicesimo posto, Giuseppe Falcomatà di Reggio Calabria che crolla dal quarto al quarantunesimo posto, Alessandro Andreatta sindaco Pd di Trento che dal quinto posto del 2014 finisce al venticinquesimo del 2015, la sindaca Pd di Verbania Silvia Marchionini passa dal sesto al quattordicesimo posto. Insomma, per i compagni è una vera caporetto e la nostra sindaca è la peggiore di tutti arrivando ultima ed avendo perso ben il 26% dei consensi rispetto ai voti ottenuti quando è stata eletta. Un disastro, insomma, e la sua posizione nei vari anni in cui è stato effettuato il sondaggio è sempre peggiorata. Non vanno bene neppure i Grillini che perdono: Federico Pizzarotti sindaco di Parma scende dal 43° al 49° posto, Federico Picciotto sindaco di Ragusa passa dal 43° all’86° posto, Filippo Nogarin sindaco di Livorno resta al 76° posto. Per quanto riguarda la Lega si registra una crescita col sindaco di Padova Massimo Bitonci che passa dall’ottavo al sesto, mentre Attilio Fontana di Varese sale dal 39° al 30° posto.
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