Alessandria (Henry Jekill) – In barba alla legge Madia che punta alla riduzione delle partecipate e, se possibile, dei cda, qui da noi fanno la “moltiplicazione dei pani e dei pesci”. Stavolta a spese di Mauro Bressan che è stato “licenziato” da Alegas di cui era amministratore unico. I compagni hanno deciso di costituire un Cda di cui fanno parte Emanuele Rava, che si è distinto per la gestione dell’Ipab Lercaro di Ovada, che è agonizzante, di cui era presidente fino a pochi giorni fa prima di dare le dimissioni, Cristina Mazzoni già consigliere provinciale e candidata alle primarie per le politiche del 2013, dirigente di partito, e Andrea Biancato, attualmente al vertice di un’altra azienda controllata da Amag, la Ream, che di questo Cda sarà il presidente. Anche loro tutti compagni doc. In sostanza, dove prima ce n’era uno, Bressan amministratore unico, ora ce ne sono tre, con aggravio di spese e maggior lentezza nelle decisioni. Nella più squisita logica comunista. Ma un Cda ha ragione di esistere se ci sono dei dipendenti e Alegas ne ha solo uno in quanto ha sempre utilizzato personale della capogruppo, quindi bisogna assumere e lo si farà coi dipendenti distaccati, tanto per cominciare, poi, visto che inizia la campagna elettorale di Rita Rossa, assumeranno qualcuno, così aumenterà l’organico e i costi in attesa che arrivi chi paga: Iren? Forse. Per ora pagano gli alessandrini.
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