Casale Monferrato (Gianni Patrucco) – Non convince gli azzurri casalesi la scelta della signora Titti (Amministrazione Palazzetti) di concedere l’appalto per i lavori di “recupero, riuso e adeguamento funzionale del Palazzo Cova-Adaglio” (importo complessivo € 4.000.000) con una “procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara”, anzichè con una più ampia procedura aperta a tutti i soggetti che volessero partecipare. La scelta è contenuta nella Determinazione del Servizio Lavori Pubblici n.1416 del 2/12/2015, che recepisce le decisioni della Giunta formalizzate nella Delibera n° 381 del 24/11/2015, laddove si richiamano criteri di “estrema urgenza”, in quanto “finalizzati a sostituire manufatti non rispondenti ai requisiti di salvaguardia della incolumità e della salute della popolazione studentesca e docente”. “Che l’attuale sito della Scuola Trevigi abbia bisogno di essere sostituito – ci ha detto Nicola Sirchia, consigliere comunale di Forza Italia – è noto da tempo ed è fatto condiviso da tutti, anche se continuiamo a ritenere che la scelta del Cova e l’enorme spesa che questa comporta per il riuso sia sbagliata. Restiamo perplessi di fronte ad una motivazione dai risvolti così implicitamente gravi”. Sulla vicenda si pronuncia anche il capogruppo di Forza Italia Vito De Luca: “Delle due, l’una: o l’attuale sede della Trevigi è immediatamente pericolosa per alunni e docenti, ma allora bisognerebbe attuare un trasferimento, questo sì, davvero urgente e immediato verso altra sede, oppure la situazione è quella esistente da anni, ovvero di una scuola non più adeguata, che va sostituita, ma sulla quale nel frattempo sono stati presi, e si continuano a prendere, provvedimenti tali da garantire comunque le condizioni di sicurezza idonee alla frequenza”. A conferma di quanto detto, peraltro, gli azzurri citano una recentissima Delibera della Giunta Palazzetti (la n°410 del 9/12 scorso) che assegna proprio all’Ente Trevisio un nuovo contributo di € 50.000 per “garantire appieno la tutela della pubblica sicurezza, nonchè il diritto all’istruzione”. “È evidente la contraddizione in termini – dice Sirchia – così come è discutibile che si scelga una procedura così particolare, su una gara da quattro milioni di euro, per risparmiare probabilmente pochi giorni di procedura a fronte della potenziale esclusione di soggetti economici interessati, che potrebbero presentare offerte magari molto più vantaggiose di quelle che possono emergere dai soggetti invitati. Va poi sottolineato – continua Sirchia – che l’appalto riguarda comunque solo una parte dei lavori necessari per il trasferimento della scuola che potrà avvenire comunque solo quando anche un ulteriore costruzione per la palestra e altre aule sarà realizzata (altri 2 Milioni di euro di spesa per il Comune, n.d.r.), dunque francamente ancor di più risulta immotivata e incomprensibile la scelta di ricorrere a procedure di urgenza, quando questa urgenza è smentita dai fatti stessi”. Non c’è dubbio che il Comune di Casale stia vivendo un momento delicato, essendo nell’occhio del ciclone per altre gare d’appalto, e sarebbe opportuno ampliare al massimo la platea dei soggetti invitati e non chiudersi in una procedura “senza pubblicazione del bando di gara”, dunque sostanzialmente a invito. “Chiediamo all’Amministrazione – aggiunge De Luca a nome di Forza Italia – di ripensare a questa scelta, certi della comune tensione alla massima volontà di trasparenza e parità di condizioni di accesso alle gare di appalto come tradizione del Comune di Casale Monferrato negli anni passati e nelle amministrazioni che si sono via via succedute”. Insomma, la vicenda di Davide Sandalo non ha insegnato niente ed è per questo motivo che non convincono le motivazioni di “estrema urgenza” addotte per assegnare l’appalto milionario, a meno che non si nasconda qualcosa sui requisiti di “salvaguardia della incolumità e della salute” della sede oggi utilizzata. Ma se così fosse, allora questa andrebbe immediatamente evacuata.
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