Alessandria (Piero Evaristo Giacobone) – La notizia, edulcorata, è che i cinque giorni di chiusura del centro benessere Bellavita (palestra e piscina Bellavita, hotel Diamante, Uci Cinema e pizzeria Rossopomodoro) sono dovuti a lavori di manutenzione. Ma, naturalmente e come al solito, è falsa. Come al solito i pennivendoli compiacenti non scrivono la verità (fare il giornalista è dura ragazzi) e cioè che la chiusura è dovuta al fatto che ieri il fornitore dell’energia ha interrotto completamente il servizio a causa della morosità del cliente che è la società Wellness Age del gruppo Coopsette, cooperativa rossa di Reggio Emilia. Oggi è in liquidazione coatta amministrativa disposta dal Ministero dello Sviluppo Economico, verificata la condizione di insolvenza tratta dal verbale di revisione concluso dall’Associazione di rappresentanza Legacoop in data 15 ottobre 2015, con Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2015, n. 541/2015. Dati i presupposti avrebbe dovuto fallire (almeno così sarebbe successo a qualsiasi imprenditore privato) ma il governo, allo stesso modo in cui due anni fa ha salvato Monte Paschi di Siena e recentemente il quotidiano l’Unità e il gruppo di banchette vicine alla ministra Boschi, tutti comunisti, ora coi soldi dei contribuenti salverà anche Coopsette. Insomma il “Soccorso Rosso” che un tempo era affidato al PCI ed alle cooperative rosse, ora è di competenza diretta del governo, a dimostrazione che stiamo vivendo in un’epoca in cui l’Italia è quasi completamente sovietizzata, governata da chi non è stato mai eletto. Non è finita perché nel salvataggio di Coopsette non si fa cenno al centro benessere di Spinetta Marengo e ai dipendenti che sono senza stipendio, senza tredicesima e senza futuro.
Finalmente i sindacati si sono svegliati (ne prendiamo atto e ci fa piacere) e in una nota durissima di oggi pomeriggio (vedere sotto), successiva all’assemblea dei lavoratori, denunciano il grave momento che sta attraversando l’azienda: “La situazione retribuzioni si va aggravando: non solo ottobre non è stato pagato ma da oggi possiamo annoverare anche la mancata corresponsione di novembre. Tra pochi giorni – si legge ancora nel comunicato – sarà dichiarata mancante anche la Tredicesima mensilità. Il futuro dei posti di lavoro? Nessuno sa rispondere nonostante le nostre continue sollecitazioni in ogni direzione”.
Emblematica l’amara conclusione del comunicato sindacale: “Noi ci chiediamo: alla politica locale quanto sta accadendo senza regia alcuna interessa minimamente? O è forse tutto derubricato a problema di piccolo cabotaggio dato che parliamo di poche decine di lavoratori? Comprendiamo benissimo che la soluzione più semplice sia sempre la stessa: abbandonare il sindacato e i lavoratori che esso rappresenta a loro stessi”.
Beh, è proprio così, e poi non ci si deve stupire se la Destra (populista, fascista e xenofoba) avanza dappertutto e prende un sacco di voti dai lavoratori.
Anche qui da noi.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.