Torino (Giulia Giraudo) – L’ex governatore del Piemonte e attuale segretario nazionale della Lega Nord Piemont Roberto Cota non è riuscito a metter pace fra Gianna Gancia, la moglie di Calderoli, e Riccardo Molinari, l’alessandrino rampante vice di Matteo Salvini, entrambi candidati alla guida del Carroccio in Piemonte. Nell’ultimo incontro a tre che si è svolto mercoledì scorso nella sede del gruppo in Via San Francesco d’Assisi, i due contendenti sono rimasti arroccati nelle rispettive posizioni. Data la situazione di stallo, Matteo Salvini propenderebbe per la nomina di un commissario straordinario che metta d’accordo tutti prima del congresso regionale in vista delle elezioni amministrative di Torino e Novara, un commissario plenipotenziario che sceglierà i candidati e formerà le liste.
Due i nomi per ricoprire tale carica: il milanese Gianluca Savoini molto vicino a Salvini e “ministro degli esteri” della Lega per i rapporti con l’amico Vladimir Putin, ed il lodigiano Pietro Foroni, consigliere regionale della Lombardia e responsabile nazionale degli Enti locali.
Intanto, per quanto riguarda la segreteria regionale, le quotazioni sembrano propendere per Molinari, fortemente appoggiato da Roberto Maroni Governatore leghista della Lombardia e dal vertice di via Bellerio di cui lo stesso Molinari fa parte. Per questo motivo la signora Calderoli, che è capogruppo della Lega in Regione, sarebbe disposta a fare un passo indietro ma solo se Matteo Salvini glielo chiedesse per iscritto con una lettera di suo pugno con la quale fossero specificati i motivi che dovrebbero indurla a tale gesto.
Non bisogna dimenticare che il prossimo 20 dicembre scade il termine per la convocazione del congresso nazionale del Piemonte e, a meno che Gianna Gancia non faccia un definitivo passo indietro, sarà proprio il commissario a convocarlo. I soliti bene informati danno proprio Molinari in pole position e questo compenserebbe il suo momentaneo impedimento a presentarsi alle elezioni amministrative nella sua città come candidato sindaco a causa del processo “Rimborsopoli” che lo vede tra gli imputati.
Riccardo Molinari che, oltre ad essere vicinissimo a Salvini, è anche segretario della Lega alessandrina, salterebbe un giro e libererebbe un posto da candidato alla carica di sindaco di Alessandria nel centro destra. Un centrodestra allo sbando, con Forza Italia in stato confusionale, anche perché l’ex sindaco Piercarlo Fabbio, l’unico in grado di raccogliere un forte consenso, per gli stessi motivi di Molinari non può candidarsi.
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