Alessandria – Don Giovanni Sangalli, 51 anni, cappellano del carcere di San Michele, rischia fino a cinque anni e sei mesi di carcere perché ritenuto il “corriere” della droga che finiva ai detenuti. Questa la pena chiesta ieri per lui dal pm Riccardo Ghio. Cinque anni fa era stato proprio il sacerdote a denunciare il fatto che, in un pacco da recapitare in carcere, c’era una sveglia rotta. Successivamente è stato appurato che quella sveglia conteneva droga e che altre sveglie con la droga erano state introdotte nel carcere dal religioso che ha dichiarato di sapere quale fosse il principale contenuto dei pacchi. Per il pm Ghio non è possibile che don Sangalli continuasse a portare sveglie nella casa di reclusione senza sapere cosa contenessero, mentre per l’avvocato Rosella Monti che lo difende, il sacerdote era completamente estraneo al traffico di droga anche perché “da anni lotta contro la droga e proprio per questo ha pure ricevuto minacce”. Riccardo Ghio ha chiesto pene anche per i detenuti coinvolti. La sentenza è per il 9 dicembre.
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