Alessandria (Louis Cyphre) – A me non la fanno. Con me, che conosco il futuro, credono di farla franca. Poverini. So benissimo che alla fine dell’assemblea dei soci di Amag, tuttora in corso, dal cilindro di Mauro Bressan l’amministratore delegato della partecipata dell’acqua e del gas, spunterà il nome di Pietro Bianchi, il ragiottore che di Amag è stato presidente nel 2012. Io che sono il Maligno so che il ragiottore, già assessore al bilancio di Rita Rossa, ha il compito di traghettare Amag, che non ha neppure i soldi per pagare le bollette di Enel, (che vanta nei suoi confronti un credito gigantesco da oltre due anni e che per questo motivo la settimana scorsa le ha “tagliato i fili”) verso l’acquisizione da parte di Iren, altra cooperativa con qualche problemino finanziario, diciamo così, ma coperta dalla rete di protezione delle coop rosse. Una rete che, tuttavia, inizia a non tenere più come prima perché le sue maglie, a forza di tappare buchi, sono piene di buchi a loro volta.
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