dal Mocca di Alessandria (Alessandria 4 – Renate 1) – Finalmente una squadra, il Renate, che almeno per mezzora ha offerto ai duemila astanti sugli spalti un calcio divertente, brillante, propositivo, organizzato e spensierato. Mi riferisco alla prima parte della contesa fra i Grigi e le Pantere nerazzurre, naturalmente. Si era già visto qualcosa del genere alla prima di campionato e quella volta il merito era stato del Feralpi Salò. Stavolta invece la squadra protagonista di un sontuoso primo tempo è stato il Renate. E parliamo d’un primo tempo in cui i lombardi si sono beccati tre gol (a zero). Prestazione sciagurata quella offerta dai Grigi nella giornata d’esordio e prestazione piena di ombre quella di stasera ma, risultato a parte, dove sta la differenza? Fermo restando che giocando così di strada se ne fa poca perché sarà difficile trovare in futuro avversari dotati di attaccanti così imprecisi e difensori così autolesionisti in una volta sola, proviamo a rispondere alla domanda parlando di calcio e non di minchiate. Rispetto all’Alessandria di mister Scienza gli attaccanti avversari hanno avuto la vita un po’ più difficile e quindi una buona scusa per sbagliare di più rispetto a quelli verdeazzurri. Poi il lavoro di contenimento del nostro centrocampo, e per centrocampo intendo anche Marras e Boniperti, ha comunque sfiancato gli uomini di Boldini rispetto ai tre infelici mediani lasciati soli da Scienza a contrarre le accelerazioni della squadra di Serena. E poi, piano piano, la nostra squadra stavolta è cresciuta col passare dei minuti mentre nel settembre scorso i Grigi erano partiti con impeto per poi sbarellare progressivamente. Certo, sette palle gol limpide ( per la precisione al 3’, 6’, 9’, 13’, 35’ pt e 1’ e 15’ st, più l’eurogol di Valotti preso a difesa schierata) lasciate agli ospiti e Nordi migliore in campo, non sono certo il massimo per il Nostro Caro Angelo. Ma sapete qual è la novità? Che Gregucci sta cambiando pelle a questa squadra, o meglio, sta cercando di plasmare una squadra vera. Vera come non lo è mai stata in questa stagione, nonostante il giudizio dei soliti pennivendoli che quest’estate “vedevano” conto terzi cose che vedevano solo loro perchè tanta gente voleva sentirsela raccontare. Ma le squadre di valore si vedono quando giocano male e non quando vinci col vento in poppa. E stasera, a sprazzi, qualcosa che somiglia ad una squadra di calcio autentica al Mocca l’abbiamo vista, anche se nel primo tempo e in vantaggio non è mai riuscita a menare la danza imponendo i ritmi blandi a lei più congeniali. Scusate per le pagelle, ma se non fosse per il mezzo punto riconosciuto ad ogni rete siglata, i Grigi non avrebbero complessivamente ottenuto la sufficienza. Ed è l’ennesima dimostrazione che il calcio va giudicato a prescindere dal risultato, se vogliamo capirci qualcosa e sapere di cosa stiamo parlando.
Alessandria: Nordi, Celjak, Sabato, Mezavilla (C), Sirri, Sosa (VK), Boniperti (dal 64′ Fischnaller), Nicco, Bocalon (dal 73′ Marconi), Branca (dal 69′ Vitofrancesco), Marras. A disposizione: Vannucchi, Picone, Terigi, Loviso, Cittadino, Vitofrancesco, Fischnaller, Marconi. All. Angelo A. Gregucci
Renate: Castelli, Di Gennaro, Anghileri, Teso, Malgrati (C, dal 78′ Chimenti), Riva, Sciacca, Graziano (dal 86′ Romanò), Valotti, Scaccabarozzi, Ekuban. A disposizione: Moscin, Migliavacca, Solini, Chimenti, Romanò, Acquistapace, N’Diaye. All. Simone Boldini
Arbitro: Fabio Piscopo di Imperia
Gol: 5′ Nicco (A), 19′ Bocalon (A), 33′ Marras (A), 48′ Valotti (R), 77′ Fischnaller (A, rig)
Ammoniti: 56′ Riva (R), 61′ Sciacca (R), 63′ Ekuban (R), 82′ Graziano (R)
Corner: 3-5
Recuperi: 1+3.
Spettatori: circa 2.200
LE PAGELLE
Nordi 7,5 – Ha salvato la partita in almeno quattro occasioni. Solo un errore in disimpegno.
Celjak 6 – Gli fanno venire la lingua lunga e non incanta in appoggio
Sabato 6,5 – Una buona prova condita con un liscio barbino e una diagonale da applausi
Sosa 5,5 – Ma siamo proprio sicuri che sia un centrale? Ciò nonostante se la sfanga .
Sirri 5 – Lui invece centrale lo è davvero ma oggi balla il tango.
Marras 6,5 – Gran gol e alcune buone iniziative. Bravino in ripiegamento. Si spegne alla distanza
Fischnaller (dal 18’ st) 6 – Aveva voglia di giocare, corre tanto e fa gol su rigore. A volte rincorre e basta, ma non basta.
Mezavilla 5,5 – Una muraglia lì in mezzo, e come tutte le muraglie per farlo muovere ci vuole un terremoto
Branca 5 – O prende in mano la sezione ritmica oppure è bellino e basta.
Vitofrancesco (dal 24’ st) sv
Nicco 6,5 – Il gol d’apertura, un rigore procurato e tanto lavoro
Boniperti 5,5 – Un assist, lavoro sporco e qualche ingenuità nelle ripartenze
Bocalon 5,5 – Gol di rapina, qualche sponda, pigrizia endemica e la fifa nello scontro fisico con gli avversari.
Marconi (dal 27’ st) sv
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