Torino – Vincenzo Caprile (nella foto), ex presidente della Comunità Montana Valli Curone, Grue , Ossona, è stato condannato il 16 luglio scorso (ma la sentenza ci è arrivata solo ieri) dalla Corte dei Conti al pagamento di 3500 euro per aver danneggiato l’ente di cui era responsabile. I fatti risalgono al periodo che va dal 1990 al 1998, quando l’Italgas fu incaricata dalla Comunità Montana di realizzare la rete del metano nei 19 Comuni facenti parte dell’Ente e in alcuni Comuni limitrofi. I pagamenti competevano alla Regione Piemonte che dava i soldi alla Comunità Montana, che a sua volta pagava Italgas. Ma in questo meccanismo qualcosa si è inceppato, per colpa di Caprile secondo i giudici in primo grado, per colpa invece della Regione Piemonte secondo Caprile che ha già annunciato ricorso, anche perché la Regione Piemonte era stata inizialmente coinvolta nell’indagine e poi esclusa per motivi ancora avvolti nel mistero. Infatti i versamenti da Torino a San Sebastiano Curone avvenivano seguendo lo stato di avanzamento lavori (Sal) ma nel 2007 il tribunale di Tortona ingiungeva, per conto di Italgas, alla Comunità Montana il pagamento di 370.874,79 euro in quanto l’impresa aveva ricevuto in notevole ritardo i soldi per i lavori eseguiti invece che nell’arco dei 30 giorni da contratto. Per questo chiedeva anche il pagamento degli interessi. La Valli Curone, Grue, Ossona riusciva però a raggiungere un accordo in base al quale saldava 200.000 euro a Italgas ottenendo un forte sconto sugli interessi. Tutto ciò secondo la Corte dei Conti di Torino ha però creato un danno all’Ente pubblico e, per questo motivo, insieme a Caprile avrebbe dovuto essere condannato anche il segretario della Comunità montana Emilio Andreoletti, che invece è stato assolto per il fatto che aveva affidato la direzione lavori della metanizzazione a professionisti esterni. Vincenzo Caprile in giudizio ha sostenuto che in qualità di presidente si limitava a firmare i pagamenti dei quali si occupava l’ufficio di Andreoletti. Ma la Corte ha sentenziato che il Presidente “rappresenta l’Ente, convoca e presiede il Consiglio e la Giunta, sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici, nonché all’esecuzione degli atti. Il Presidente esercita le funzioni a lui attribuite dalle leggi, dallo Statuto e dai Regolamenti e sovrintende altresì all’espletamento di tutte le funzioni attribuite e delegate alla Comunità Montana”. Per la Corte contabile Caprile rappresentava ad ogni effetto la Comunità di fronte a terzi ed in giudizio, per cui ne è pienamente responsabile, di qui la condanna. Il danno erariale cui fa riferimento e vigila su tutto l’andamento di essa; convoca e presiede le riunioni del Consiglio e quelle della Giunta; firma i verbali delle riunioni, la corrispondenza, gli ordini di riscossione, I mandati di pagamento e gli altri documenti inerenti l’attività della Comunità; compie tutte le operazioni relative agli impegni anche finanziari della Comunità con Enti pubblici nazionali, regionali e provinciali, accetta eredità con beneficio di inventario, lasciti, donazioni e sovvenzioni, rilascia quietanze liberatorie, il tutto in forza di regolari delibere del Consiglio o della Giunta”. Il danno erariale cui fanno cenno i giudici torinesi ammonta a 13.385,17 euro e tiene conto dei giorni di ritardo, del corrispondente tasso di interesse legale e dell’abbattimento avvenuto con la transazione.
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