Una decina di giorni fa Marcel, il mio fido lagotto, implorava con lo sguardo: “Dai Cichi, questa plaga è avvolta in una cappa di caldo insopportabile. Spostiamoci a Nord, inforchiamo la slitta, attacchiamola alla muta di Husky e facciamoci una decina di giorni immersi nella natura tra piste innevate, pini e larici”.
Massì, Marcel ha ragione: perchè boccheggiare in questa pianura rovente? Tanto, in questi dieci giorni, cosa vuoi che succeda? I Grigi sudano a Bardonecchia, prigionieri del ‘ritiro precampionato’ e, con uno squadrone del genere, neppure il più sgangherato degli staff tecnici può fare danni permanenti.
C’è l’incognita di Penna Scadente, pericolosamente vicina alla squadra a Bardonecchia, è vero, ma negli ultimi tempi ha inanellato una tale serie di minchiate, immortalate nero su bianco, da far supporre che per un po’ se ne starà tranquilla a fare la cronista e basta. Dieci giorni sulla slitta e sono tornato in Mandrognìa fresco e rilassato. Mi accorgo però, dopo attenta lettura di siti e giornali, di essermi sbagliato, come succede talvolta quando mi lascio aggredire dall’ottimismo: di cose negative ne sono successe, eccome.
Dopo tre amichevoli disputate, infatti nessuno, dico nessuno, tra i sedicenti giornalisti locali, ci regala un quadro minimamente “tecnico” dello stato dell’arte dell’Alessandria “edizione Scienza” dopo due settimane di lavoro. Tutti però a parlare e scrivere d’altro durante il ritiro: del pubblico che occupa le gradinate durante le amichevoli; i tifosi, sempre gli stessi, citati ad uno ad uno, alcuni addirittura immortalati mentre escono dalle pizzerie valligiane, come se la pacifica invasione mandrogna in Valle fosse il degno prologo di una trionfale cavalcata che ci vedrà protagonisti fino al maggio prossimo. E le domande al mister? Immutabili, penose, sempre le stesse. Al punto che non riesco neanche a prendermela con le risposte. Della serie: “ siete ancora un po’ imballati”? “Purtroppo sì, ma sarei preoccupato se a questo punto della preparazione fossimo pure brillanti”.
E Iunco, il giocatore – delusione della passata stagione (magari per ragioni indipendenti dalla sua volontà) che, dopo due gol che non contano un cazzo, filosofeggia: “In questa stagione tutti dobbiamo dare il 120%”! Cominciasse lui ad arrivare ad un misero 80% delle sue potenzialità saremmo già contenti, e lo saremo ancor più se, anziché spiegare agli altri cosa devono fare, spiegasse a noi come mai un giocatore del suo livello abbia cazzeggiato nel passato girone di ritorno. E che ne dite di Penna Scadente che titola tronfia: “Il 4-3-3 è un modulo che piace“. Ma piace a chi? Penna Ignorante, guarda che nel calcio non ci sono moduli belli e moduli brutti. I moduli non possono quindi essere giudicati alla stregua di un oggetto qualsiasi che ti piace o non ti piace: il modulo è scritto su una lavagna, la sua applicazione ottimale sono gli interpreti che lo faranno sembrare bello o brutto. Adesso poi che hanno sentito Di Masi dire che ama il calcio “spumeggiante” c’è la corsa delle macro lingue a vedere gioco “spumeggiante” anche quando i Grigi giocano contro una selezione di maestri di sci della Val Susa. Una cosa è certa: questa Alessandria è stata costruita senza economia, accaparrandosi le prime scelte in ogni ruolo, giocatori, tra l’altro, tutti specialisti del modulo predefinito e con le caratteristiche ideali per occupare in campo la casella di competenza: quasi impossibile sbagliarsi. Meno scontato portare a casa tutto il potenziale a disposizione e tramutarlo in gioco (non solo giocate!) di qualità e risultati. Un dato positivo: per redigere il corposo inserto speciale del noto giornale sportivo dedicato ai Grigi si sono mossi due redattori da Torino anziché lasciare fare come al solito a Penna Scadente. Sta a vedere che pure all’ombra della Mole si sono accorti che la loro corrispondente mandrogna spara cazzate a raffica? Forse sì. Coloro i quali invece ne sono certi sono gli appassionati di rally del territorio. Venerdì 24 luglio infatti sul “suo” fogliaccio illeggibile, Penna Esilarante (nel senso che è spontanea nel rendersi ridicola) verga da par suo l’articolo di presentazione del noto Rally del Tartufo. Stavolta supera se stessa in quanto indica come equipaggio favorito una coppia neppure iscritta ma che correrebbe su un’auto che non usa più dalla stagione passata. Tutto ciò in quanto Penna Demente ha fatto la presentazione del rally astigiano, sì, ma dell’anno scorso! E, pur conoscendo il vincitore ( visto che quella corsa è finita un anno fa), ha scritto pure che il favorito era un altro! In compenso, chissà perché, non ci aggiorna, nel numero successivo del suo giornalaccio buono per incartar le uova, su come è andato a finire il Rally del Tartufo.
Penna Fotocopiante, hai finito di prendere per il culo i lettori? E dicci cosa è successo, sia nella penultima che nell’ultima edizione in questo benedetto rally, che adesso siamo tutti curiosi di vedere fino a che punto arrivi. Tre anni orsono avevi tentato di strangolare Cichinisio nella culla, adesso Cichinisio che scoppia di salute ti chiede: a Pe’, e facce ride.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.