Alessandria (Louis Cyphre) – Sarà perché lo abbiamo sempre creduto dottore in economia e commercio, ma il documento che ci è capitato sottomano ci ha un po’ scombussolato. Si tratta di una notifica di sospensione dalla professione di commercialista per 15 giorni (vedi sotto), datata 8 giugno 2015, in cui si legge che il consiglio di disciplina territoriale dell’ordine nazionale dei commercialisti, ai sensi dell’art. 52 del Decreto Legislativo n.139 del 28.06.2005 e dell’art. 25 del regolamento per l’esercizio della funzione disciplinare, ha deliberato la sospensione dell’esercizio della professione di commercialista per 15 giorni del ragionier Pietro Bianchi, nato ad Alessandria il 16.05.1963. Di primo acchito uno pensa che non si tratti di quel Pietro Bianchi che è stato il primo assessore al bilancio della Giunta Rossa, poi presidente di Amag ed ora prossimo consigliere del Cda della Fondazione Cr Tortona, perché quel Bianchi là è laureato ma, andando a leggere il curriculum, si notano due cose sorprendenti: la prima è che la data di nascita del Bianchi del curriculum è la stesa del Bianchi citato nella delibera dell’ordine, quindi è la stessa persona. Poi se nella delibera si legge che è ragioniere, nel curriculum (vedi sotto) invece si legge: “Formazione e istruzione: Laurea in Economia e Commercio conseguita nell’anno … presso l’università degli studi di Pavia” , ma manca l’anno in cui è stata conseguita la laurea. Strano. È mai possibile che il nostro Pietro Bianchi non si ricordi in che anno si è laureato? Non ha forse appeso al muro del suo ufficio la sua laurea inquadrata come fanno tutti? Lì la data c’è. Basta leggerla se uno se l’è dimenticata. Questo particolare è venuto fuori in quanto dovevo scrivere della sua sospensione dovuta al mancato conseguimento del punteggio dato dai corsi di aggiornamento che si svolgono ogni anno, corsi ai quali Bianchi non è andato, ma poi, a ben guardare, la notizia è diventata un’altra, per cui ci si chiede: ma Bianchi è laureato o no? Perché mai, se fosse solo ragioniere, col massimo rispetto possibile per i ragionieri, Pietro Bianchi avrebbe invece fatto credere che è laureato? E poi la data mancante, come mai nel curriculum non comunica la data di laurea mentre subito dopo aggiunge: “Master di diritto societario nel 1990” ricordandosi invece la data del master conseguito? È molto strano.
Non vorrei che si ripetesse la storia di Fabio Faccaro, quel leghista di Valenza che ai tempi della sindaca Francesca Calvo era stato nominato presidente della Centrale del Latte esibendo un curriculum falso in cui lo stesso Faccaro affermava di essersi laureato alla Cattolica di Milano ed invece abbiamo poi verificato (allora eravamo tutti nella redazione di Cittadella) che non era vero.
Caro Bianchi, una data, manca solo una data.
Ce la telefoni se vuole, così noi andiamo a controllare se tutto è a posto come abbiamo fatto per Faccaro.
Certamente questa volta avremo modo di confermare che lei è veramente laureato in economia e commercio.
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