Torino – Sergio Chiamparino non si dimetterà da presidente della Regione Piemonte in quanto il Tar del Piemonte ha respinto il ricorso contro la lista regionale Chiamparino presidente, contro le liste provinciali del Pd a Cuneo e Chiamparino per il Piemonte a Torino. Ha però dato la possibilità all’ex consigliere provinciale della Lega Patrizia Borgarello – che ha presentato tutti i ricorsi – di presentare una querela per falso di fronte al giudice civile così che si possa stabilire quante firme false ci siano a sostegno della lista del Pd torinese. In seguito si tornerà a valutare se la lista meriti di essere salvata o no. “Continuo ad esercitare il mandato che ho ricevuto dagli elettori” ha detto Chiamparino dopo la sentenza. Lui dice questo mentre le opposizioni insistono nel chiedere le sue dimissioni: lo fanno i Cinque Stelle e Forza Italia parla di sentenza ad personam e la Lega Nord gli rinfaccia di “non mantenere la parola”. Restano i dubbi sulla validità del listino provinciale del Pd di Torino perché dall’analisi dei moduli sequestrati dalla Procura di Torino è emerso che ci sarebbero almeno 300 firme false e, secondo la Borgarello, questo invaliderebbe le candidature e le elezioni dei consiglieri del Pd a Torino.
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