La necessità per un figlio di avere entrambi i genitori, maschio e femmina, non dovrebbe mai essere negata. Un bambino cresciuto da due padri o da due madri subisce un trauma in quanto l’essere umano si nutre della componente di genere maschile e femminile. Noi impariamo l’identità di genere maschile e femminile dalle nostre figure genitoriali, cioè il papà e la mamma. Dunque ogni bambino ha il diritto di avere un padre e una madre perché questa fonte di identità rappresenta la salute della mente, del corpo e dell’anima. È una necessità che non dovrebbe essere mai negata soprattutto a un bambino dato in adozione, là dove c’è la possibilità di scegliere. Questa evidenza è l’evidenza fondamentale. Infatti la paternità, la maternità e la genitorialità non sono un diritto. Non sono la risposta a un capriccio dell’adulto e quindi non sono la risposta al desiderio spasmodico di due persone di sesso diverso, o ancor di più dello stesso sesso, di rispondere al proprio bisogno psicologico. La genitorialità è il donare, come nel caso della maternità e della paternità biologica, il bene della vita, dal punto di vista organico ma ancor di più dal punto di vista psicologico ed emozionale, a un bambino. La vera centralità del bisogno è quella del bambino. Da questo punto di vista siccome la richiesta di adozione supera l’offerta di adozioni, per cui c’è una quantità molto alta di coppie fatte di padre e di madre, non si capisce perché si debba venire incontro a una domanda infinitamente inferiore che invece appare di più il desiderio di rispondere a un proprio bisogno. Credo sia molto triste per un bambino avere due padri o due madri. Nessuno ha mai potuto fare un confronto statistico fra la quantità di famiglie naturali in cui viene generata la vita o quelle adottive fatte comunque da un padre e da una madre, e le coppie omosessuali. Non c’è nessuno che può sostenere che le famiglie fatte da due padri siano migliori. Ma basta citare un dato: se i figli hanno bisogno di stabilità, basta confrontare la stabilità e la durata delle coppie fatte da uomini e donne con quella delle coppie omosessuali che sono quelle più esposte a separazioni e conflittualità, e su questo ci sono dei dati. Poi una coppia eterosessuale risponde comunque a quella struttura che la Genesi ci ricorda con una semplicità e una naturalezza inesorabili. E cioè: “Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò”, espressione che richiama in qualche modo la complessità assoluta dell’immagine di Dio bisognosa anch’essa del maschile e del femminile. Questa voglia di essere genitore può essere un capriccio dell’adulto e la nostra società confonde molto spesso i diritti coi capricci.
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