Alessandria – Secondo gli ultimi riscontri quel drink non l’aveva neanche assaggiato e l’autopsia effettuata ieri dal medico legale Pierdomenico Governa, la cui relazione sarà consegnata al pm Letizia Aloisio entro 90 giorni, non riesce a dare una spiegazione alla morte improvvisa di Aurora Degiorgis, la studentessa di 21 anni di San Salvatore Monferrato morta sulla pista da ballo del Live 23 verso l’una e mezza di notte del 1°maggio. Giovedì 30 aprile era stata ad una festa di compleanno di un’amica, pizza e birra per tutti poi in discoteca a fare tardi ballando e divertendosi con gli amici. Secondo le prime testimonianze raccolte dai carabinieri verso le 23,30 del 30 aprile la giovane, giunta in discoteca dove la consumazione è obbligatoria, avrebbe bevuto un “Long Island”, un cocktail gelato dalla gradazione alcolica molto alta, a base di vodka, gin, tequila, rum bianco e triple sec, ma ora pare – stando anche alle ultime testimonianze – che Aurora non avesse bevuto prima di scendere in pista. Ciò sembra francamente molto strano in quanto dal momento in cui ha ordinato la consumazione a quando si è accasciata priva di vita erano passate due ore e durante quelle due ore non è matematicamente possibile che non avesse toccato bevande o altro. All’esame autoptico, oltre al medico legale, era presente anche il dottor Alessandro Recchia, consulente di parte, nominato dalla famiglia tramite l’avvocato Giovanni Collot. Stamane il magistrato firmerà il nulla osta per consentire le esequie della ragazza che si svolgeranno probabilmente mercoledì a San Salvatore Monferrato.
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