Alessandria – È stato denunciato per incendio doloso e danneggiamento il piromane seriale che stanotte ha dato fuoco a quattro auto e un furgone. Si tratta di un alessandrino di 31 anni con precedenti di polizia, residente nella zona tra del Ponte Tiziano e il Lungo Tanaro. I carabinieri della stazione di Alessandria Principale e dell’Aliquota Radiomobile della compagnia di Alessandria sono stati allertati stanotte verso mezzanotte e mezzo in quanto era stato segnalato un incendio di un’autovettura in via Galileo Ferraris. Si tratta di una Renault Clio dove era stato segnalato l’incendio di un paio di autovetture, una Renaul Clio e una Ford Focus. Subito dopo un’altra gazzella era inviata in Lungo Tanaro San Martino perché anche in quella zona avevano preso fuoco un furgone Iveco Daily e una Lancia Ypsilon. Alle 2 e mezza le pattuglie erano dirottate in via Caselli e in via Righi dove erano state incendiate una Opel Zafira ed una Ford Focus. Notata la coincidenza temporale degli avvenimenti e la vicinanza delle vie in cui si sviluppavano gli incendi, gli uomini della Benemerita si insospettivano e avviavano le indagini per rintracciare il responsabile o i responsabili degli incendi evidentemente dolosi. Sulla strada si era riversata una piccola folla di curiosi e i carabinieri erano insospettiti da un giovane che stava osservando quanto stava succedendo. Alla vista dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco insinuava che tali incendi potessero essere stati causati da un cittadino albanese che era stato l’inquilino della madre della sua convivente e che era stato sfrattato per morosità in quanto doveva ancora pagare gli affitti degli ultimi quattro mesi per un ammontare di 1700 euro. La cosa apparsa subito strana è stata che a così tarda ora l’uomo abbia estratto dalla tasca il contratto d’affitto stipulato tra l’albanese e la madre della sua convivente. I carabinieri gli chiedevano i documenti e questa mattina dagli accertamenti risultava che l’uomo aveva precedenti penali di vario genere, ma in particolare un precedente per danneggiamento poiché nell’estate del 2014 era stato individuato quale il responsabile dell’incendio di alcuni cassonetti avvenuto, di notte, in un comune della provincia di Torino. Con questo elemento nuovo, si concentravano le indagini sull’uomo che poco dopo era prelevato dalla sua abitazione e portato in caserma dove, di fronte all’evidenza dei fatti, alla presenza del suo avvocato, confessava di essere l’autore degli incendi della notte riferendo di avere agito dopo avere abusato di alcoolici e di avere incendiato i mezzi utilizzando un accendino di cui si era poi disfatto. Riferiva inoltre di non avere agito con premeditazione, anche se agli inquirenti è apparso del tutto evidente che volesse incolpare l’albanese moroso. Inoltre aveva detto di avere utilizzato un accendino anche se non è fumatore quindi è evidente che avesse pianificato il suo raid notturno per poi accusare un innocente. Ma non è finita perché era indagato anche per l’incendio di un furgone Nissan e di una Renault Clio avvenuto la sera del 2 maggio con identico modus operandi in Spalto Borgoglio a poche decine di metri dal luogo degli eventi di questa notte. Nel corso delle indagini i carabinieri gli hanno attribuito un altro avvenimento capitato in quella zona la sera del 22 aprile, quando un giovane aveva parcheggiato la sua moto in via Donatello per andare a trovare la sua fidanzata. Uscito alle 23.30 circa, trovava la moto coricata per terra e ovviamente danneggiata. Subito dopo risaliva in casa della fidanzata per posare uno zaino e quando tornava in strada vedeva un ragazzo sui 30 anni che aveva buttato nuovamente a terra la sua moto. Dalla descrizione data dalla vittima, l’autore del gesto assomigliava molto all’uomo fermato oggi il quale nel corso dell’interrogatorio confessava anche il danneggiamento della moto.
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