Milano (Federico Fossati) – Maurizio Azzolini, oggi capogabinetto della vicesindaca Maria Grazia Guida della Giunta di Pisapia (nella foto del Corriere della Sera del 15 maggio 1977 Azzolini di schiena impugna una pistola in via De Amicis e spara all’indirizzo delle forze dell’ordine) era stato condannato per il coinvolgimento nell’omicidio del vicebrigadiere Antonio Custra, nel 1977. Al Corriere dice: “Ho pagato il debito ” ma la vedova di Custra risponde a breve giro di posta: “Nessun perdono”. Oggi è un dirigente del Comune di Milano e ciò la dice lunga sui rapporti del sindaco di Milano Giuliano Pisapia con i movimenti, la sinistra extraparlamentare e quel pericoloso mondo che flirtava con il terrorismo e la lotta armata negli Anni di Piombo di cui si è detto e scritto tanto. In molti non hanno dimenticato, come Carmine Abagnale, un poliziotto che, il giorno in cui mori Custra, non morì soltanto per caso. Per la morte di Custra furono condannati gli attivisti di sinistra Marco Ferrandi (come autore materiale), Giuseppe Memeo, Massimo Sandrini e Walter Grecchi (a 14 anni, attualmente latitante in Francia dopo 4 anni di carcere di massima sicurezza in Italia). In quella foto, insieme al collaboratore di Pisapia, Azzolini (nella foto sotto com’è oggi), c’erano proprio Massimo Sandrini e Walter Grecchi. All’epoca Azzolini studiava all’Istituto Cattaneo e si era schierato in strada, armato, con i vari collettivi cittadini: Romana-Vittoria, viale Puglie, Barona, appunto Cattaneo. Scampato alle condanne, Azzolini si è riciclato in Comune. Abagnale, presidente dell’Associazione Poliziotti Italiani, ricorda alla vicesindaca Guida con una lettera aperta il peso morale di avere al suo fianco un tizio come Azzolini: “Gentile Vice Sindaco, le motivazioni della presente lettera sono insite nel fatto che quel 14 maggio del 1977 io, Carmine Abagnale, allora Vice Brigadiere della Polizia di Stato in servizio presso il Reparto Celere di Milano e collega di Antonio Custra, ero lì in Via De Amicis a difendere le istituzioni democratiche mentre il suo Capo di Gabinetto, Maurizio Azzolini, mi sparava addosso”. Sindaco Pisapia, lei fa bene a non ripresentarsi alle prossime amministrative. Tolga il disturbo per favore. Grazie a nome della maggioranza dei milanesi.
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