Meda (MB) (Renate 0 – Alessandria 0) – Tutti contenti, tranne quelli che speravano di vedere una partita di calcio. Le due squadre che la passata stagione sono arrivate appaiate sul podio del girone, oggi si sono affrontate piene di paure, ognuna ad un passo dal proprio obiettivo (stare fuori dai play out i Nerazzurri, rimanere nei play off i Grigi), reduci entrambe da un finale di campionato deludente. Dalla fine dello scorso campionato i rapporti di forza fra le due compagini sono cambiati completamente ma ciò non toglie che nessuna delle due poteva permettersi di perdere questa partita. E quando si arriva a un passo dalla fine sul filo del punticino determinante per dare un senso alla stagione spesso si assiste a “non partite” come questa. E senza scomodare parole grosse come inciuci o biscotti, il pareggio è nella logica, nelle cose: basta leggere la classifica prima e dopo, i percorsi dei rispettivi concorrenti, le classifiche avulse pesanti come macigni e, perché no, la giustizia sportiva ondivaga. E chi ha visto almeno più di cento partite di calcio non deve fare la verginella davanti a incontri simili, meravigliandosi del non gioco, ben sapendo che quando le contendenti attaccano senza mai rischiare di essere infilzate dai contropiede avversari la partita non può essere diversa da quella vista oggi. Altre volte sono stato testimone, in situazioni analoghe, di autentiche farse condite, magari, da gol finti come a carnevale gli stronzi di plastica, ma la sostanza non cambia: la classifica e gli scontri incrociati sono autentiche pistole puntate alla tempia dei giocatori e solo chi paga il biglietto ha il diritto di lamentarsi. Tutti gli altri, che col calcio portano a casa la zuppa ed anche il companatico, giornalisti compresi, non provino ad ergersi a guardiani dei valori basilari dello sport perché fanno ridere i polli. Arrivare ai rispettivi obiettivi stagionali, per Renate ed Alessandria era ed è di vitale importanza, e ci sta che si debba passare, in virtù di calendari capricciosi, per partite come questa: turiamoci il naso e pensiamo che, per noi, la partita vera sarà domenica prossima al Mocca contro il Venezia. Se poi si giocheranno i play off sarà un successo, la sintesi di una stagione tutto sommato sufficiente. Si poteva fare di più? È possibile. Era facile far peggio? Quasi certo. Tutto il resto sono balle che arrivano da scienziati da operetta o da giornalisti che scrivono solo quello che la gente ama sentirsi raccontare.
IL TABELLINO
Renate: Cincilla, Adobati (C), Bonfanti, Di Gennaro, Perini, Riva, Iovine, Muchetti, Florian (dall’85’ Odogwu), Raddrezza (dal 67’ Cocuzza), Chimenti. A disposizione: Vannucchi, Morotti, Scaccabarozzi, Mantovani, Cocuzza, Curcio, Odogwu. All. Simone Boldini
Alessandria: Nordi, Sosa, Sabato, Sirri, Cavalli (C, dal 70’ Valentini), Mora, Spighi (dall’88’ Nicolao), Obodo, Marconi, Rantier (dal 65’ Germinale), Vitofrancesco. A disposizione: Poluzzi, Picone, Valentini, Taddei, Mezavilla, Nicolao, Germinale. All. Luca D’Angelo.
Arbitro: Carmine Di Ruberto di Nocera Inferiore
Guardalinee: Vincenzo Orlando e Lorenzo Meozzi di Empoli
Corner: 1-5
Recuperi: 0+3
LE PAGELLE
Nordi – 6
Sosa – 6
Sabato – 6
Sirri – 6
Cavalli – 6
Mora – 6
Spighi – 6
Obodo – 6
Marconi – 6
Rantier -6
Vitofrancesco – 6
Germinale – (dal 20’st) 6
Valentini – (dal 25’st) 6
Nicolao – (dal 43’st) 6
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