Alessandria (Gianni Patrucco) – Ancora una volta noi di Alessandria Oggi siamo stati facili profeti quando avevamo previsto che, nonostante i proclami di Delirio e Gabrielli, spalleggiati dalla presidente-sindaca Rita Rossa, tendenti ad assicurare gli alluvionati dell’autunno scorso sulla tempestività e sulla congruità dei risarcimenti, tutto sarebbe finito in una bolla di sapone perché i fondi non c’erano e i risarcimenti sarebbero stata una burletta. Ora si tira la riga e si viene a sapere che, per la nostra provincia, arriveranno una ventina di milioni a fronte di almeno una settantina di danni. Meno di un terzo. L’opposizione in Provincia fa il suo mestiere e, con Forza Italia che vuole capire cosa sia successo, chiede lumi con un’interrogazione firmata dal Capogruppo Nicola Sirchia. “Recenti notizie di stampa – si legge nell’interrogazione azzurra – riportano come siano stati erogati finanziamenti per circa 21 milioni di euro al fine di ristoro dei danni subiti da diversi comuni della Provincia di Alessandria a seguito degli eventi alluvionali dell’autunno scorso”. Il coordinatore casalese di Forza Italia si augura che si tratti solo di una prima risposta per un territorio duramente colpito dagli eventi alluvionali, in quanto i soldi sono insufficienti rispetto ai danni subiti. “Intanto – prosegue l’esponente azzurro – i 21 milioni dovrebbero servire ai Comuni dell’alessandrino a copertura delle spese sostenute per gli interventi d’urgenza e per alcuni lavori su viabilità e reti idriche e fognarie danneggiate, ed è per questo motivo che abbiamo richiesto una dettagliata relazione su quanti e quali lavori saranno finanziati con la cifra messa a disposizione”. Sirchia era già stato protagonista di un acceso confronto con la Presidente Rossa in merito alle necessità di un “pronto intervento”, quando aveva fatto notare che, dalle aree rimborsabili, era stato esclusa tutta un’ampia zona afferente al casalese (zona di provenienza della stesso Sirchia). “Ora capiremo anche quali lavori siano stati finanziati e quali no – precisa l’ingegnere di Casale -, ma soprattutto potremo chiedere notizie su quelli che sono stati i criteri di scelta adottati”.
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