Alessandria (Max Corradi) – L’ombra di Satana si allunga su un gravissimo fatto di sangue, che si è consumato ieri, ancora avvolto nel mistero. Verso le 11 e mezzo di sera un sovrintendente di Polizia in pensione ha ucciso una donna nell’appartamento di lei all’ultimo piano d’una palazzina d’angolo tra via Pascoli e corso Acqui, poi ha telefonato alla Questura di Genova per denunciarsi. Quindi, in auto, un’Audi A6 noleggiata dall’uomo ad inizio mese, ad Alessandria in quanto aveva avuto un incidente d’auto e si serviva di questa seconda vettura per spostarsi, ha imboccato l’Autofiori diretto in Liguria con a bordo la sua compagna. Giunto quasi a Ventimiglia, tra Orco Feglino e Finale Ligure, è entrato in una piazzuola di sosta, ha estratto la pistola ed ha fatto fuoco uccidendo la donna, poi ha cosparso l’auto di benzina, è risalito a bordo e ha dato fuoco all’abitacolo. Quando è intervenuta una Gazzella della Polstrada gli agenti hanno trovato i due corpi carbonizzati all’interno dell’auto distrutta dalle fiamme. Dalle prime indiscrezioni pare che il sovrintendente di Polizia appartenesse ad una setta satanica operante nella nostra provincia e l’intera vicenda sarebbe da ricondurre ad una brutta storia di ricatti. Le sette sataniche qui da noi non mancano, soprattutto nell’acquese dove resiste una forte e deprecabile tradizione. Un paio d’anni fa proprio ad Acqui s’è tenuto un interessante convegno sul satanismo trasmesso da radio Maria organizzato dall’avvocato Giovanna Balestrino in collaborazione con l’ordine degli avvocati e il Gris (gruppo di ricerca e informazione socio religiosa). Durante l’incontro era emerso come il fenomeno sia in forte espansione e che i riti tendono ad annientare la personalità dell’adepto. Inoltre il neofita che, di solito sta attraversando un momento di depressione psichica, una volta cooptato dalla setta è introdotto da un “amico” in un gruppo apparentemente molto cordiale ma, gradualmente e inconsapevolmente, è privato della sua indipendenza e resta soggiogato ai voleri della comunità nella quale è entrato a far parte in forza di tecniche ipnotiche e suggestive. Sulla vicenda di ieri la questura di Alessandria ha indetto per domani 16 aprile una conferenza stampa.
ULTIMO AGGIORNAMENTO
L’omicida suicida è Giancarlo Bossola, 60 anni (nella foto) sovrintendente in pensione della scuola allievi di Alessandria.
La prima vittima è una donna cubana, Rivera Ramirez, 52 anni, morta da qualche giorno e trovata cadavere dalla Polizia nuda e riversa sul letto nella sua abitazione ad Alessandria, in via Pascoli. Sul cadavere non c’erano apparenti ferite da arma da taglio o da fuoco. Probabilmente è stata strangolata o soffocata.
Nell’alloggio di Alessandria la polizia ha trovato su un tavolo quattro lettere in cui l’uomo spiegherebbe i motivi della sua follia omicida, che sarebbero da ricondurre a motivi religiosi in quanto era seguace di una setta satanica.
La seconda vittima trovata carbonizzata insieme al suo assassino è la sua compagna Roslina Redolfi,47 anni badante della madre.
L’uomo avrebbe telefonato al 113 di Genova avvertendo che nell’appartamento di sua proprietà ad Alessandria avrebbero trovato il cadavere di una donna: “Ho ucciso la maga, la trovate a casa – avrebbe detto agli ex colleghi poliziotti – e ne ucciderò altre”. Quindi ha detto che alla fine si sarebbe tolto la vita.
Poi ha fatto perdere le sue tracce ma mentre l’ex poliziotto parlava, è stata rintracciata la scheda telefonica allacciata al ponte di Cogoleto. Scheda che poi è risultata appartenere alla donna morta carbonizzata assieme a lui sull’A10.
IL RAPPORTO DI BUSSOLA CON LA SANTERIA
Nelle lettere ritrovate dalla polizia Bossola spiega di avere eseguito quanto una divinità avrebbe comunicato alla donna cubana in una sorta di dialogo mistico avvenuto tre giorni fa. Riferisce anche di avere un padrino a Cuba, in riferimento alla Santeria, forma religiosa politeistica cubana.
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