Alessandria – Nella sola giornata di ieri la Polizia di Stato ha denunciato, in stato di libertà, 17 persone e ne ha arrestate 3, dando una risposta forte, in termini di sicurezza, alla cittadinanza. Denunciati tre ragazzi minorenni per furto. Verso le 18,30 a seguito di segnalazione della locale Sala Operativa, gli agenti della sezione Volanti della Polizia di Stato si sono precipitati in Piazza Matteotti, dove era stato appena consumato un furto con strappo di un cellulare ai danni di una ragazzina. Dalla ricostruzione dei fatti, è emerso che, un’ora prima, la ragazzina era stata avvicinata da alcuni coetanei ed uno di questi le ha strappato di mano il cellulare. I ragazzini, quasi come se fosse un gioco, si sono, dapprima, passati il cellulare l’uno con l’altro e, nonostante le richieste di restituirlo, l’hanno nascosto, allontanandosi. La giovane non s’è persa d’animo ed ha inseguito uno di loro fino all’abitazione, chiedendo indietro il telefonino. Subito dopo, ha incontrato la madre con la quale ha deciso di segnalare l’accaduto al “113”. Gli agenti di Polizia hanno perquisito i tre ragazzi, ma ognuno di loro sosteneva di non averlo più e di averlo ceduto all’amico. Solo al controllo del terzo ragazzo, ritrovato in strada, gli agenti hanno trovato il cellulare, senza la scheda SIM e lo hanno restituito alla proprietaria. I tre ragazzini di età compresa tra i 14 e i 15 anni, sono stati, pertanto, denunciati per furto in concorso. Altre nove persone, di nazionalità italiana ed albanese, di età compresa tra i 18 ed i 38 anni, sono state denunciate dai poliziotti in quanto responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, di una serie di furti aggravati, ricettazione e simulazione di reato, perpetrati in Alessandria, Asti e Cuneo nel periodo compreso tra settembre e novembre 2014 in danno di esercizi commerciali ed istituti bancari, dotati di grosse casseforti, sradicate dal proprio alloggiamento naturale, mediante l’impiego di mezzi pesanti quali ruspe ed autocarri ovviamente rubati, per un bottino complessivo di circa centomila euro. Nella stessa giornata è stata denunciata per truffa una donna pluripregiudicata di nazionalità italiana. A Casale la Polizia ha denunciato un albanese di 28 anni responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre gli agenti della Polfer hanno denunciato in stato di libertà un alessandrino di 38 anni per oltraggio a pubblico ufficiale nei confronti del capotreno nell’esercizio delle sue funzioni, nonché alla denuncia di due marocchini, rispettivamente di 14 e 15 anni, responsabili dei reati di ricettazione e getto pericoloso di cose oltre che, per uno dei due, di furto perpetrato all’interno del bar della stazione nello scorso mese di gennaio. Agenti della Polstrada all’interno dell’area di servizio “Turchino Ovest” sulla A/26, al chilometro 7+000, nel territorio del comune di Mele in provincia di Genova, hanno arrestato tre marocchini partiti da Torino e diretti verso la Riviera Ligure per la “spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate”. Gli agenti hanno notato una vettura Vw Golf, con targa italiana, in sosta, in posizione sospetta; dopo qualche minuto di attesa, la vettura è stata raggiunta da un terzo soggetto. L’attenzione degli agenti della Polizia di Stato è stata richiamata dall’addetto alle pompe di benzina, il quale indicava nell’uomo che sopraggiungeva il soggetto che aveva cercato di spendere una banconota falsa da 100 euro. La persona, prontamente identificata in A.A., era a bordo della vettura dove erano presenti altri due soggetti, E.T. alla guida e, al suo fianco, A.S. All’espressa richiesta di consegnare la banconota esibita poco prima, A.A. ha rimesso all’agente della Polstrada la banconota del taglio di €. 100,00. La verifica operata nel locale pubblico all’interno dell’area di servizio ha permesso di scoprire che era stata tentata la spendita di quella banconota. I tre sono stati accompagnati negli uffici della Sottosezione di Ovada e dagli accertamenti è emerso che il numero di serie della banconota era stato segnalato in molte località italiane quale oggetto di falsificazione ed, in particolare, il 2 febbraio del 2014 a Chivasso (TO) ed il 5 luglio 2013 a Pinerolo (TO) erano già state sequestrate banconote false da 100 euro aventi il medesimo numero di serie. Anche il terzo uomo A.S. è stato segnalato da diversi Uffici di Polizia della Provincia di Torino per spendita di banconote false. Alla sua identificazione si è giunti soltanto dopo la individuazione della targa del mezzo sul quale si è allontanato, oltre che attraverso la comparazione con le immagini dell’impianto di sorveglianza. Dalle prime indagini è venuto fuori che i tre sono in contatto con il settore criminale dal quale ottengono le banconote false e gli elementi raccolti a loro carico sono stati considerati univoci e concordanti in relazione all’effettivo concorso degli stessi con A. A. che è risultato incensurato e sconosciuto alle Forze di Polizia e, pertanto, utilizzabile per la commissione di reato perché di impossibile identificazione, anche dopo il prelievo delle immagini dagli impianti di sorveglianza presenti nei due locali. Alla fine gli agenti hanno arrestato i tre soggetti, perché colti, in concorso, nella flagranza del delitto di spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate e li hanno condotti nel carcere di “Marassi” a Genova.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.