Alessandria (Max Corradi) – Sono in molti a non aver capito bene come mai il Comune di Alessandria, data la gravissima situazione finanziaria conseguente al dissesto approvato da questa maggioranza di sinistra, anziché pensare a risparmiare spende di più. Oltre ad aver aumentato in maniera scandalosa gli stipendi dei dirigenti, ha anche cancellato l’avvocatura del Comune che costava poco e sbrogliava un sacco di contenzioso, mentre ora per fare lo stesso lavoro ci si deve rivolgere ad avvocati esterni con maggiori costi per Palazzo Rosso. È del mese scorso la notizia che i quattro avvocati del Comune di Alessandria hanno denunciato il Comune per avere alcuni arretrati che risalgono al 2009, anno in cui la Giunta Fabbio istituiva per la prima volta nella storia del Comune di Alessandria una direzione di avvocatura comunale, affidandone la guida alla dottoressa Orietta Bocchio e raccogliendo intorno ad essa molte professionalità già presenti in pianta organica, essenzialmente per diminuire i costi. Allora gli avvocati del Comune avevano proposto di avere riconoscimenti di indennità aggiuntive per il particolare lavoro svolto essendo attiva una direzione ad hoc. Se ne stava discutendo ma le elezioni del 2012 perse dalla destra hanno interrotto la trattativa e la Giunta della sindaca Rita Rossa alla fine ha soppresso la Direzione Avvocatura. È lo stesso presidente della commissione di controllo del comune dottor Emanuele Locci, consigliere comunale di minoranza, ad intervenire per conoscere le motivazioni che hanno spinto questa maggioranza ad abolire l’importante servizio: “La Direzione di Staff l’Avvocatura comunale – dice Locci al cronista – fu costituita al fine di evitare i numerosi ed onerosi incarichi legali esterni che avevano caratterizzato le amministrazioni precedenti. Ma bisogna arrivare al 28 gennaio 2015 affinché tale servizio, con l’approvazione della nuova macrostruttura dell’Ente, fosse finalmente istituito formalmente come Servizio Autonomo Avvocatura. Sono dunque rimasto sorpreso – aggiunge il presidente della commissione di controllo – quando ho scoperto che con una delibera secretata la Giunta ha sospeso dopo neanche un mese l’organizzazione del Servizio Autonomo Avvocatura andando ad istituire al suo posto un nuovo Nucleo Operativo con le funzioni precedentemente attribuite all’avvocatura, senza peraltro darne notizia al Consiglio Comunale, sotto il coordinamento del Segretario Generale anziché dell’Avvocato Bocchio come è stato negli ultimi sei anni”. La decisione presa dalla Giunta capitanata (male) da Rita Rossa è stata presa evidentemente d’impeto dopo la sentenza del tribunale che ha condannato il Comune a pagare gli arretrati ai dirigenti che avevano ricorso. “Il sospetto che viene – spiega Emanuele Locci – è che questa sia una reazione isterica alla sentenza del Tribunale di Alessandria Sezione Lavoro Causa n. 685/2014 del 28/01/2015 con cui l’amministrazione comunale esce sconfitta da un ricorso presentato proprio dagli avvocati assegnati al Servizio Autonomo Avvocatura. O, forse, è ancora peggio, cioè che questa è solo una scusa per arrivare, come già si diceva qualche mese fa, ad assegnare nuovamente consulenze ai professionisti esterni all’ente come era in uso durante l’amministrazione Scagni nonostante questo comporti un aggravio delle spese sostenute dall’ente”? E poi il simpatico presidente conclude con una battuta andreottiana: “A pensare male si fa peccato ma con Rita Rossa ci si azzecca spesso”.
Per tutti questi motivi Emanuele Locci ha presentato un’interpellanza urgente (vedi sotto) chiedendo chiarimenti alla sindaca in merito a questa operazione, preannunciando anche gli approfondimenti necessari sotto un profilo gestionale in sede di Commissione Permanente per il Controllo di Gestione di cui Locci è Presidente. I dubbi di Locci sono giustificati dal fatto che la decisione è stata presa, come abbiamo detto, in forza di una delibera “secretata”, cioè nascosta al consiglio comunale, la n. 55 del 24/0212015 mentre con decreto sindacale n.18 del 27/02/2015 la sindaca procedeva al conferimento dell’incarico temporano al Segretario Generale relativo al coordinamento del Nucleo Operativo Provvisorio. Il risarcimento dovuto dal Comune ai quattro avvocati ricorrenti è di circa 120.000 euro per ognuno. Un altro mezzo milione buttato via.
E io pago.
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