Casale Monferrato (AL) Gianni Patrucco – Scorrendo l’Albo Pretorio “online”, come faccio di solito per controllare l’operato dei nostri pubblici amministratori, mi sono imbattuto in una “misteriosa” voce: “Deposito presso la segreteria comunale del progetto preliminare”. Quale “Progetto preliminare”? Non essendoci link ad altri files allegati (come di solito avviene), clicco sulla lente d’ingrandimento e riesco ad aprire una nuova schermata dalla quale si capisce che si tratta del documento “pubblicazione Var. 23. pdf. p7m”. Ma è la Variante 23, quella dei cinque centri commerciali che la signora Titti nega di aver approvato e che invece sono addirittura previsti dal piano regolatore, la numero 23, appunto. Naturalmente la comunicazione del provvedimento è fatta quasi di nascosto, nel senso che non si nota e la si tira fuori andando a frugnolare un po’ nel portale del Comune di Casale. Secondo il Maligno, che la sa lunga, la notizia è seminascosta in quanto i reggitori della cosa pubblica comunale sanno che c’è la decorrenza dei termini per la presentazione delle osservazioni durante la quale qualcuno potrebbe opporsi e bloccare i loro piani. Il conto alla rovescia per opporsi è già partito il 20 febbraio scorso ma c’è tempo fino al 30 marzo. Tutto ciò accade mentre la signora Titti ha detto, mentendo, nei vari incontri con i commercianti casalesi, che per quanto attiene Piazza Venezia nulla sarebbe stato ancora deciso e che comunque non c’è nulla in previsione. Addirittura si sarebbe detta disponibile a prendere in considerazione un progetto presentato dalle organizzazioni del commercio. Ora, premesso che gli operatori che stanno dietro questa operazione sono ben identificati (erano stati gli interlocutori anche della precedente amministrazione, che però aveva scelto per il momento di non procedere), i casalesi sarebbero contenti di sapere come mai la signora Titti conceda una proroga alle due ditte ancora operanti all’interno del Mercato Ortofrutticolo di Piazza Venezia solo fino al 31/08/2015 (vedi Determinazione n.177 del 2/03/2015, quindi dopo l’incontro con i commercianti). Evidentemente è da quella data in poi che inizieranno i lavori per costruire i centri commerciali di cui sopra. Signora Titti, signora Titti, non dica le bugie che le si allunga il naso.
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