Bolzano (Sudtirol 1 – Alessandria 2) – Nell’unico stadio italiano dotato di due tribune, una per la squadra “italiana” del Bolzano l’altra per quella “austriaca” del Sudtirol che ha sede a Bressanone, sorge subito spontanea una domanda: ma a Bolzano fanno calcio meglio gli italiani o i crucchi? A giudicare dagli ultimi quattro lustri non c’è dubbio: meglio, molto meglio i “tognini” (i tedeschi). Quest’ultimo club infatti da parecchie stagioni si è stabilizzato nella terza serie e ci sguazza come un pesce nell’acqua; lanciando giocatori interessanti, legandosi a club importanti e praticando una politica sobria ha già sfiorato negli anni passati la B. Quando si muove invece l’Alessandria, questa Alessandria, si porta appresso il suo piccolo mondo fatto di appassionati, sogni, speranze e richiami ad un passato mai dimenticato. All’andata i Biancorossi erano stati bravi e fortunati ad impattare al Mocca e hanno lasciato impressioni positive che, però, non si sono confermate, al punto che i dirigenti altoatesini hanno scelto di cambiare mister in corsa. Con il subentrato Sormani il Sudtirol ha azzeccato un filotto di risultati importanti rilanciando il club in area play off…, ma ora ecco la frenata. Dire che al Druso di Bolzano i Grigi abbiano fatto la loro partita classica è una banalità, sostenere invece che fare due gol in trasferta, colpire due legni, correre sostanzialmente pochi pericoli, prendere gol in mischia su calcio d’angolo e non essere mai in affanno mi sembra il modo corretto per presentare questa partita e cercare di interpretarla a favore di chi l’ha vista e di chi l’ha vissuta. Che poi la qualità del gioco mandrogno non è certo di quelle che rapiscono lo spettatore, possiamo pure essere d’accordo, ma ogni squadra ha natura, potenzialità e caratteristiche che nascono in estate, sono perfezionate nel tempo, eventualmente corrette o potenziate a gennaio e sempre coordinate dal mister. Anche stasera non ci sono dubbi: godiamoci quello che questa squadra può dare e che dà al di sopra delle aspettative iniziali. Controllare scientificamente siffatte partite con quattro attaccanti veri in campo non è roba da sottovalutare e a sprazzi oggi abbiamo visto, dopo essere andati in vantaggio, pressing alto, decentemente organizzato e una buona predisposizione a prendere il comando indiscusso delle operazioni. Stavolta davanti non avevamo il Lume coi suoi ritmi da lamantino innamorato del turno casalingo precedente, ma un collettivo che interpreta il 4-3-3 in modo dinamico, aggressivo e nel contempo equilibrato. Dopo l’immeritata sconfitta a Novara, dove abbiamo giocato una partita in souplesse e abbiamo perso senza concedere nulla alla squadra nettamente più attrezzata del girone, abbiamo colto tre successi di fila in condizioni diverse, contro avversari diversi tra loro per morale, lignaggio e consistenza. Nove punti nove, dove gli episodi hanno giocato un ruolo importante, che ci dicono come, quando la sorte ci sarà avversa, dovremo tenere in debito conto delle situazioni che, di volta in volta, si presenteranno. Per adesso andiamo avanti soffrendo, sudando e sbuffando: è il nostro destino e su queste basi questa squadra è stata costruita.
TABELLINO
Sudtirol: Melgrati, Allegra (dal 69’ Shekiladze), Tait; Mladen, Bertoni, Zullo; Campo (C, dal 46’ Fischnaller), Fink (dal 19’ Mazzitelli), Novothny, Branca, Marras (nella foto). A disposizione: Miori, Kiem, Peverelli, Mazzitelli, Cia, Shekiladze, Fischnaller. All. Adolfo Sormani.
Alessandria: Nordi, Sosa, Sabato; Morero, Mezavilla, Mora (dall’83’ Terigi); Vitofrancesco, Obodo, Marconi, Rantier (C, dal 61’ Spighi), Iunco (dal 69’ Germinale). A disposizione: Poluzzi, Terigi, Spighi, Germinale, Cavalli, Picone, Valentini. All. Luca D’Angelo.
Gol: 22’ Zullo (S, aut.), 43’ Marras (S) (nella foto), 45’ Iunco (S).
Arbitro: Signor Prontera di Bologna
Ammoniti: 36’ Mladen (S), 49’ Sosa (A), 59’ Sabato (A), 77’ Nordi (A), 84’ Novothny (S).
Espulsi: 85’ Novothny (S)
PAGELLE
Nordi 6 – Sul gol non ci può arrivare e per il resto non ha occasioni per incrementare la valutazione.
Sosa 6 – Fatica come poche altre volte nel primo tempo su Marras. Contro il bomber Fischnaller invece tutto più facile.
Sabato 7 – Terzo a sinistra giganteggia soprattutto nel primo tempo, poi dalle sue parti arriva Marras e soffre con dignità pure lui. Ammonito salta la prossima.
Morero 6,5 – Difensore centrale imperioso e ruvido, bravo negli spazi stretti incomincia ad essere efficace nei rilanci senza banalizzare i giro palla difensivi.
Mezavilla 7 – Gigantesco lì in mezzo nonostante i compagni di reparto sottotono.
Mora 6,5 – Partita tutt’altro che semplice la sua, se la cava grazie alla ragionevolezza e all’impegno
Vitofrancesco 6,5 – Più tattico e compassato a destra, determinanti i suoi calci da fermo
Obodo 5,5 – Lavora tanto e sbaglia un po’. Quando esce palla al piede fa spesso danni
Marconi 6 – Due ottime iniziative palla a terra e solito lavoro in appoggio. Stavolta fa pressing solo a sprazzi, povera anima.
Rantier 5,5 – Da mezzala sinistra gioca un’ora senza incantare.
Iunco 6,5 – Assume iniziative e capitalizza regali. Ma fare quel gol non era poi così semplice come l’ha fatto sembrare grazie ad un movimento perfetto.
Spighi (dal 16’st) sv
Germinale (dal 25’st) sv
Terigi (dal 38’ st) sv
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