Novi Ligure (AL) – Mentre continua lo sciopero dei padroncini che stanno manifestando ininterrottamente da una settimana davanti ai cancelli dell’Ilva, si attende che il governo converta in legge il decreto Salva Ilva nella speranza dello sblocco dei pagamenti per l’indotto. La situazione è difficile anche dentro lo stabilimento dove vige il contratto di solidarietà per 634 dei circa 800 dipendenti, compresi gli impiegati mentre la direzione ha messo in preallarme i dipendenti della manutenzione chiedendo anche a loro di attuare la solidarietà stante la situazione di oggettiva paralisi dello stabilimento. Il contratto di solidarietà prevede la riduzione del monte ore e della retribuzione per evitare i licenziamenti individuali e collettivi, distribuendo il risparmio di ore lavorate sulla totalità della forza-lavoro, con il cosiddetto “lavorare meno per lavorare tutti”. È anche uno strumento contrattuale per mantenere le diverse professionalità all’interno delle aziende, evitandone la chiusura o la delocalizzazione. Nella fattiscpecie, le ore sono pagate al 60%
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