Casale Monferrato (AL) Gianni Patrucco – “Se la volta scorsa, con le parole del collega Piccaluga, abbiamo avuto la certificazione della mancanza di trasparenza e condivisione nella maggioranza che sostiene la Sindaca Palazzetti, questa sera abbiamo anche l’evidenza della mancanza d’interesse da parte dei suoi stessi Consiglieri verso gli atti fondamentali di questa Giunta”. Questa la battuta con cui ha esordito, nel suo intervento di lunedì sera in Consiglio Comunale, il Coordinatore Cittadino di Forza Italia Nicola Sirchia. E a ben vedere, la situazione è stata davvero l’emblema di un’evidente criticità nella maggioranza della sinistra casalese, se è vero che la discussione sul Piano Generale di Sviluppo (documento basilare e “manifesto” delle azioni che la Signora Titti intende mettere in atto per la città) è stata affrontata senza che dai banchi dei governativi si fosse in grado di assicurare il numero legale. “Solo il senso di responsabilità di tutta l’opposizione – ha osservato Sirchia – ha consentito che non saltasse la seduta su un documento così importante, ma che evidentemente non ha saputo raccogliere l’adesione di molti consiglieri”. Alle assenze significative del “ribelle” Piccaluga o del sempre critico Jurato, si sono aggiunti i recuperi in “zona cesarini” di altri consiglieri, i cui volti peraltro erano significativamente corrucciati, per non dire peggio. Per la minoranza il Piano della Signora Titti è povero di contenuti e generico, mettendo in risalto l’ormai evidente scarsità di risultati che questa amministrazione ha centrato nei primi sei mesi di legislatura. La crisi di maggioranza sembra inevitabile, accompagnata da musi lunghi, gemiti, assenze strategiche e, addirittura, dichiarazioni pubbliche di dissenso e di denuncia come nel caso di Piccaluga che ha anche accusato la signora Titti di mancanza di trasparenza. Fatto sta che nell’ultimo consiglio comunale s’è assistito ad un grottesco fuggi fuggi di consiglieri con urgenze fisiologiche (dicevano di andare al gabinetto) che, inevitabilmente, ha finito per fare nuovamente mancare il numero legale e costringere la Signora Titti, sempre più sconfortata, a prendere atto d’una situazione quasi insostenibile, a tratti comica, che dimostra lo sbandamento e lo sfinimento progressivo che sta attanagliando una maggioranza che si sente sempre meno coinvolta da una Sindaca e da un’amministrazione la cui politica sembra caratterizzata da “poca trasparenza, tanta superficialità, un pizzico di presunzione, qualche sedia distribuita a casaccio” come ha dichiarato pubblicamente il Consigliere PD Piccaluga. “Vedremo cosa ci riserveranno le prossime settimane – ha detto ancora Sirchia al cronista -, anche se nel frattempo dobbiamo registrare i primi, cruciali scricchiolii nella totale inerzia su partite importantissime come Expo 2015 e Promozione e Marketing del Territorio, dove la pervicacia nell’inseguire il sogno megalomane del Cova ha fatto spostare a chissà quando la realizzazione del PIP5 e rischia di farci perdere i finanziamenti dei Piani Territoriali Integrati che avrebbero consentito di avere terreni industriali da vendere a prezzo finalmente competitivo, in modo da attrarre nuove aziende sul nostro territorio”.
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