Alessandria – A conferma che i comitati dei pendolari non servono ad altro che a dare un po’ di visibilità ai rispettivi presidenti, è il fatto che il disastro di Trenitalia non accenna a diminuire. Ieri alle 7 il guasto al treno partito da Brignole alle 6,12 per Acqui Terme ha generato su tutta la linea ritardi superiori all’ora e costretto i viaggiatori a ricorrere ai bus sostitutivi. I pendolari vogliono fare una class action contro Trenitalia e sarebbero già 100 gli aderenti. Ma le cose si mettono male perché come al solito, invece di agire si tende a discutere. Cioè invece di andare da un avvocato coi fogli firmati, si vuole organizzare il solito, sterile, noioso, inutile dibattito sul tema. Intanto i disagi continuano. Sempre ieri un treno si è rotto alle dieci di mattina poco distante da Campo Ligure, mentre gli altri treni della linea hanno fatto registrare ritardi che sono arrivati anche all’ora. Il treno in partenza alle 7,40 da Acqui è rimasto bloccato a Ovada fino a quando le Ferrovie non hanno attivato i bus sostitutivi.
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