Como (Como 0 – Alessandria 2) -– Immaginare uno stadio più bello del Comunale “Giuseppe Senigaglia “ di Como è difficile: da lì si vede uno scorcio del lago circondato da luci e montagne, con spalti strutturati “a vista” e un accesso principale monumentale. Ma è altrettanto difficile pensare ad uno stadio, che ha visto tanta Serie A, così fatiscente, gestito in modo dilettantesco, senza cura, educazione e manutenzione, il tutto a un chilometro in linea d’aria dalla civilissima Svizzera. Se poi ti devi confrontare coi Servizi di Sicurezza, le divise dei Corpi nazionali e locali e, peggio ancora, con il servizio d’ordine del Como Calcio ti sentirai la persona meno gradita del mondo. Pensate che, tanto per dirne una, la pioggerellina di stasera bagna democraticamente sia coloro i quali guardano la partita dai settori scoperti, sia quelli piazzati in tribuna e, quando vai nella pancia della struttura per i servizi post partita, ti accorgi che l’acqua piovana penetra pure lì. Per quanto riguarda i servizi igienici poi vi garantisco che, rispetto a Como, quelli degli stadi di Rossano Calabro e di Lamezia Terme al confronto, per stato manutentivo e pulizia, sono a 5 Stelle. Tutto ciò non è stato sufficiente però per rovinarmi il gusto di una vittoria dei Grigi così importante e significativa. Per l’importanza basta scorrere la classifica, per quello che questo risultato porta con sé invece basta leggere lo score dell’incontro per capire che i ragazzi di D’Angelo non hanno concesso ai titolati padroni di casa praticamente niente in cento minuti di gioco. Al di là di una vittoria mandrogna sicuramente favorita da una splendida trasformazione su calcio franco dal limite di Rantier al 4’ st, la lettura dell’incontro parla di un sostanziale predominio dei Grigi sotto tutti i punti di vista, una superiorità che non è mai stata in discussione, in ogni momento della sfida e in ogni zona di campo. Ormai sono mesi che la squadra di Di Masi mostra sul campo un’autorevolezza fuori discussione e le vittorie consecutive alimentano applicazione e sicurezza da parte dei nostri giocatori anziché lasciar spazio, come spesso succede in questi casi, alla superficialità e alla sicumera. Avere l’atteggiamento giusto in queste situazioni è indice di personalità e professionalità dei giocatori accompagnate dal pressing costante del Mister e della Società nella persona del DS Magalini. Raggiungere certe posizioni di classifica è difficile, ma mantenere la guardia alta è l’impresa più complicata. Adesso ci tocca la settimana più lunga dell’anno: mercoledì 17 il recupero contro il furente Bassano e poi il match casalingo contro il Renate, la squadra più rognosa e combattiva del girone. E dopo la vittoria arrivata all’ultimo respiro contro l’Arezzo al Mocca, sarà proprio la sfida casalinga contro i nerazzurri a darci la cifra di questa squadra. Au revoir.
Il tabellino
Como: Falcone, Curti, Fautario (C); Corticchia (dal 55’ Scapuzzi), Giosa, Marchi; Casoli, Fietta (dal 76’ Ardito), Defendi, Le Noci, Ganz. A disposizione: Crispino, Ambrosini, Rinaldi, Ardito, Comentale, Scapuzzi, De Sousa. All. Sig. Giuseppe Colella.
Alessandria: Nordi, Sosa, Terigi; Sabato, Mezavilla, Mora; Vitofrancesco, Obodo, Marconi (dall’86’ Sirri), Rantier (dal 58’ Guazzo), Taddei (C, dal 69’ Spighi). A disposizione: Poluzzi, Sirri, Spighi, Valentini, Nicolao, Guazzo, Scotto. All. Sig. Luca D’Angelo.
Arbitro: Antonio Rapuano di Rimini
Gol: 50’ Rantier (A), 63’ Guazzo (A).
Ammoniti: 10’ Taddei (A), 47’ Corticchia (C), 56’ Sosa (A), 68’ Fietta (C).
Espulsi: 59’ Curti (C), 85’ Sosa (C).
Ccorner: 2-3
Le Pagelle
Nordi 6 – Paratina finale e un po’ di ordinaria amministrazione. Se pensa di scalare classifiche di rendimento con partite così strutturate se lo tolga dalla testa. Ma penso ne sia felice.
Sosa 6 – Doppia ammonizione con rosso al 40’st dopo un’altra prestazione da incorniciare come difensore destro.
Terigi 6 – Stavolta preferito a Sirri ringrazia con una prestazione rude ma tutta sostanza.
Sabato 7 – Ha scalato le gerarchie che lo volevano tappabuchi in vari ruoli. I buchi adesso li tappa davvero in campo da difensore di sinistra. Non sbaglia mai giocata e qualche sbavatura è concessa.
Mezavila 6,5 – Mezzala sinistra di posizione, lavoratore indefesso e diga frangiflutti tatticamente essenziale.
Mora 6,5 – Dopo un avvio di campionato tribolato si sta ritrovando da quinto a sinistra.
Vitofrancesco 6,5 – Omologo di destra di Mora si cura pure della protezione in copertura di Taddei.
Obodo 7 – Crescendo lui è cresciuta la squadra oppure la squadra è cresciuta e lui ne trova giovamento? Sia come sia va bene così.
Marconi 6 – Lavora come un fabbro ma si mangia un gol che grida vendetta al 27’st
Rantier 6,5 – Buona partita la sua, impreziosita da una magistrale battuta su punizione frutto del suo repertorio.
Taddei 6,5 – Sempre mezzala destra, sempre decisivo, come quando si procura la punizione che Rantier trasforma in vantaggio.
Guazzo (dal 13’ st) 6 – Sgobba, migliora e segna
Spighi (dal 25’st) 6,5 – Non ha tanto spazio ma lo sfrutta al massimo
Sirri (dal 42’st) sv
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