Alessandria (Max Corradi) – Dopo un dissesto evitabile e voluto per ragioni propagandistiche, si viene a sapere che la pasionaria di sinistra, quella che urlava col megafono contro la sede della Banca di Legnano (ex Cassa di Risparmio di Alessandria – si sono mangiati anche quella!), Rita Rossa, sindaca di Alessandria e presidente dell’omonima provincia, è attorniata da manager abusivi. Secondo la legge dell’11 agosto 2014, n. 114 (Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari) all’articolo 6 comma 1, si legge: “(Divieto di incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza …) A soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza… Alle suddette amministrazioni è, altresì, fatto divieto di conferire ai medesimi soggetti incarichi dirigenziali o direttivi o cariche in organi di governo delle amministrazioni di cui al primo periodo e degli enti e società da esse controllati (…). Incarichi e collaborazioni sono consentiti, esclusivamente a titolo gratuito e per una durata non superiore a un anno, non prorogabile né rinnovabile, presso ciascuna amministrazione. Devono essere rendicontati eventuali rimborsi di spese, corrisposti nei limiti fissati dall’organo competente dell’amministrazione interessata. Gli organi costituzionali si adeguano alle disposizioni del presente comma nell’ambito della propria autonomia”.
Pensiamo ai pensionati Mauro Bressan a.d. di Amag, Agostino Gatti, 77 anni molto ben portati, vicepresidente uscente della Fondazione Crt, a lungo capo di Gabinetto in Provincia, che è entrato nel cda della Fondazione, non si ancora se in quota Palazzo Ghilini (Rita Rossa), o della Curia di Alessandria. Ci sono anche Francesco Ricagni, medico, 65 anni in pensione, ma direttore sanitario dell’Asl Alessandria, Paolo Marforio 63 anni, in pensione, ma direttore generale di Asl Alessandria. Non solo in Amag, Provincia, e Fondazione Cral ci sono fior di abusivi, ma anche all’Atc Alessandria (case popolari) il cui presidente è Piervittorio Ciccaglioni, in pensione, quindi per la legge abusivo pure lui. Tutti con stipendi oltre i 6.000 euro al mese netti per 14 mensilità, oltre alla pensione d’oro. Prefetta Romilda Tafuri, perché fa finta di niente anche stavolta?
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