Novi Ligure (AL) (Franco Traverso) – L’ennesimo disastro ambientale per la pioggia, con relativa esondazione di fiumi e torrenti nella nostra provincia, come al solito è dovuto all’incompetenza ed alla corruzione che hanno distrutto il territorio con una cementificazione fuori controllo e opere pubbliche, ma anche private, malfatte. I politici, che sono i principali responsabili del disastro, si arrampicano sugli specchi e dichiarano fesserie a raffica come il sindaco di Novi Ligure Rocco Muliere (Pd) convinto che in due giorni sia venuta l’acqua di un anno. Se così fosse ci sarebbe stato il diluvio universale. Il fatto è che i millimetri caduti sono circa 40 e non 400: evidentemente qualche burlone l’ha informato aggiungendo uno zero. La verità è che, per esempio, le fogne sono sottodimensionate perché chi fa i lavori ruba e, dove non vede nessuno (le fogne sono sotto terra), piazza tubi da trenta centimetri di diametro dove dovrebbero essere da 70 (così si risparmia sul materiale e si fa la cresta). Come in collina, dove l’erba è troppo alta e fa da tegola: quando c’erano i pascoli (che sono finanziati dalla UE ma i soldi finiscono altrove e non nella pastorizia) l’erba era bassissima e il terreno assorbiva l’acqua, ora invece l’erba è alta mezzo metro, e quando piove forte si piega, copre il terreno e fa scorrere l’acqua a valle. Poi c’è il disboscamento e la cementificazione delle aree golenali dei corsi d’acqua. Insomma, il solito repertorio di crassa ignoranza mescolata alla più sfrenata avidità.
Nella nostra provincia i paesi più colpiti sono stati Gavi, Cassano, Borghetto Borbera, Castelletto d’Orba, Serravalle Scrivia, Viguzzolo, Brignano Frascata.
A Gavi il fango e le piante divelte hanno invaso il paese, entrando nelle case e costringendo decine gli abitanti a lasciare le proprie abitazioni. Per fortuna, a parte i danni alle cose, si registra un solo ferito. Il Comune ha ordinato lo sgombero di tutte le case di Via Monserito sotto il forte millenario nel timore di frane. Il torrente Lemme è esondato (chissà dove saranno finite tutte quelle trote!) ed ha allagato lo stadio Pedemonte, le case e le aziende lungo i suoi argini. Molti sfollati sono stati ospitati nelle aule della scuola elementare. Il pericolo maggiore in località Baracchino dove un’enorme frana è caduta su alcune villette della provinciale per Francavilla.
A Novi (nella foto tratta dal web e inviata a Sky TG24 da Giancarlo Schirra) allagamenti di strade, campi, sottopassi e seminterrati. Scuole chiuse e distribuzione dell’acqua potabile con cisterne. I pazienti della terapia intensiva del San Giacomo che erano al piano terra sono stati trasferiti al piano superiore. Sottopassi allagati meno quello di Via Mazzini (ma è stato fatto prima della guerra a regola d’arte) che ha consentito gli spostamenti da una parte all’altra di Novi mentre nel tunnel di via Verdi sono rimaste bloccate due auto e i conducenti sono stati liberati grazie ai Vigili del Fuoco.
Tracimato il Rio Albara a Castelletto d’Orba che ha invaso le vie e allagato una settantina di case. Danni ci sono stati anche in frazione Crebini dove il rio Albedosa ha travolto il ponticello delle fonti Feja e allagato la provinciale Ovada-Novi.
Nell’ovadese si registrano frane e strade interrotte a Lerma, mentre il torrente Piota è straripato ed ha invaso la strada della Cirimilla: uno dei ponti è stato abbattuto. Pericolante il ponte che porta al Santuario delle Rocchette, mentre si registrano smottamenti nelle strade di Casaleggio Boiro, Mornese e Montaldeo.
Momentaneamente fuori uso l’acquedotto di Tagliolo. A valle, il torrente Orba è straripato a Predosa e a Capriata d’Orba.
Meno grave la situazione a Tortona, mentre persiste l’allarme in tutta la Val Curone con Viguzzolo allagata. È stata chiusa la strada tra Carbonara e Castellar Ponzano e il quartiere più colpito della città è stato Villarola sulla strada per Voghera dove molti capannoni sono stati allagati e le attività sospese. In centro città l’acqua è penetrata sei seminterrati dell’ospedale e in tutti i sottopassi che sono stati chiusi e messi in sicurezza.
A Villalvernia è stato chiuso il ponte sullo Scrivia.
Oggi pomeriggio sarà ad Alessandria il presidente della Regione Piemonte Chiamparino per valutare l’entità del disastro che ha colpito l’intera provincia. Il politico torinese deve sapere che il nostro territorio è estremamente fragile dal punto di vista ambientale ma è anche un territorio gestito male: costruzioni in aree golenali, argini inutili, fiumi stretti in pochi metri. La cattiva, anzi pessima urbanizzazione, ha generato un’impermeabilizzazione del territorio che non drena completamente l’acqua che scorre via rapidamente e fa disastri a ripetizione. I nostri politici, che in genere sono ignoranti, dovrebbero sapere che la difesa del suolo si fa proprio “usando” il suolo, pianificando senza fare riferimento a nessuna logica di mercato perché tutto è sovvenzionato e il territorio agricolo e forestale potrebbe essere indirizzato verso un uso idrologicamente corretto, che a una stessa pioggia fa corrispondere una piena minore. Repetita iuvant.
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