Dal Gira di Novi – La Novese non deve illudersi di avere già la salvezza in tasca. All’euforia delle vittorie casalinghe, fanno da contraltare le dure sconfitte subite a Cuneo, Vado e domenica scorsa a Caronno con una squadra inesistente sul terreno di gioco. Questo cosa significa? Che gli uomini di Sterpi debbono giocare al massimo della loro condizione, che Longhi è elemento insostituibile in un collettivo che non ha sostituti di valore a centrocampo se non Balestrero e che Trabace, anche lui assente a Caronno, è elemento di notevole spessore, la cui assenza ha sempre un certo peso. Come non ci si deve esaltare per le vittorie casalinghe, non ci si deve abbattere per la brutta sconfitta di Caronno. Sterpi, che è fine psicologo, non deve sbagliare formazione, deve inculcare ai suoi prodi di giocare con la massima determinazione perché la salvezza si conquista passo dopo passo al termine di un lungo torneo. Il tecnico dovrà rivedere qualcosa a centrocampo e soprattutto rivitalizzare il reparto offensivo. Se nel quattro a uno rimediato a Caronno, i migliori sono stati Committante, in dubbio per domenica prossina con l’Oltrepò, e Vinci, qualcosa dovrà pur significare. Senza illusioni e senza eccessive delusioni.
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