Alessandria – Se da una parte il Comune di Arquata ricorre al Tar perché non vuole i cantieri del Terzo Valico sul suo territorio, dall’altra l’ex sottosegretario ai trasporti del governo Berlusconi, Bartolomeo Giachino (nella foto web), intervenuto al consiglio comunale aperto di Novi, dice che il Terzo Valico e il suo proseguimento verso la Pianura Padana, Svizzera e Germania renderà i porti liguri i più vicini al mercato europeo e consentirà al nostro Paese di diventare la piattaforma logistica nel Mediterraneo. Insomma se ad Arquata ritengono che l’opera generi un impatto negativo sull’ambiente, dall’altra si difende la sua realizzazione che consentirà sviluppo, apertura di nuovi cantieri, contributo alla ripresa dell’economia. In Italia si sa, da sempre, le contrapposizioni hanno costellato le tappe principali della nostra storia. Guelfi e Ghibellini, Croce e Gentile, Coppi e Bartali, Rivera e Mazzola. E Terzo Valico sì, Terzo Valico no. Insomma niente di nuovo sotto il sole e lo stellone d’Italia. Se da una parte la Giunta di Arquata Scrivia ha deciso di impugnare davanti al Tar del Lazio (competente per le grandi opere) la determina del Ministero dell’Ambiente che ha valutato positivamente il primo lotto del progetto esecutivo del Terzo Valico dei Giovi, dall’altra Giachino ha tagliato corto ricordando che la civilissima e verde Svizzera ha costruito due tunnel come il Terzo Valico verso l’Italia e ha investito più di altri sul trasporto merci e passeggeri su rotaia.
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