Alessandria (Max Corradi) – A raccontar favole prima c’era l’assessore Sebastiano Puleio e oggi c’è l’assessore Giorgio Abonante (nella foto) che ha illustrato la relazione al bilancio preventivo. Lasciando perdere la patetica comparsa dei “cronisti” di Ballarò inviati da “Soccorso Rosso” in aiuto ad una Giunta sull’orlo d’una crisi di nervi, quello dei giorni scorsi è stato un consiglio comunale basato sul nulla e su elucubrazioni propagandistiche che descrivono un futuro scorto solo da Mago Zac & C. La relazione previsionale programmatica, con ampi stralci scritti dal compagno della sindaca Rita Rossa, Ezio Guerci, come ha dimostrato Emanuele Locci (FI) in aula, si dovrebbe occupare di cose che avrebbero dovuto realizzarsi entro l’anno in corso, ma è evidente che tutto è una grande finzione perché se si presenta il “libro dei sogni” poco prima di svegliarsi, cioè a tre mesi dalla conclusione dell’anno di riferimento, è del tutto evidente che il tempo manca e le intenzioni non corrisponderanno mai alle realizzazioni. Si parla di costruire un sistema di parcheggi oltre gli spalti per fermare il traffico diretto al centro e sostituirlo con le navette; un progetto ambizioso che presuppone investimenti per centinaia di migliaia di euro e atti che avrebbero dovuto essere già approvati. In realtà, se si guarda l’elenco delle opere pubbliche, per il 2014 è prevista una spesa di 1,36 milioni di euro di cui 0.9 dedicati alla manutenzione strade e si capisce che con 300.000 euro non si riesce né a fare un sistema di parcheggi né a strutturare Atm per tale sistema. E se anche guardiamo le opere pubbliche del periodo 2015-2016 rientranti nel triennale vediamo allocati 1,1 milioni nel 2015 e un milione nel 2016, insufficienti per qualsiasi cosa che non sia ordinaria amministrazione. Se poi a tutto ciò si aggiunge il fatto che con ogni probabilità anche nel 2014 (dopo 2012 e 2013) e per il terzo anno consecutivo quel fenomeno di Mago Zac riuscirà sforare il Patto di Stabilità (è una sua specialità), i soldi per fare quello che racconta Abonante non ci sono.
Come per l’Università, per la quale si sono fatti grandi voli pindarici ma nel Peg (piano esecutivo di gestione) che è lo strumento col quale si danno i soldi ai dirigenti per fare le cose, la parola Università non c’è.
Come per l’ambiente, per cui nel Peg non ci sono risorse.
Un Peg provvisorio perché dovrebbe essere approvato dopo il bilancio di previsione in quanto prima non si ha il budget che deve essere votato dal consiglio in seduta successiva ed è chiaro, a questo punto, che dal 31.12.13 al 30.09.14 si è andati in esercizio provvisorio. Come dire: s’è navigato a vista. Complimenti. La città ringrazia di nuovo.
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